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Coronavirus, «in Calabria le banche sospendono i diritti delle famiglie»

Federconsumatori: «Gli utenti siano messi nelle condizioni di beneficiale della sospensione delle rate di mutui e prestiti. Segnaleremo le disfunzioni alle autorità di vigilanza sul credito»

Pubblicato il: 22/04/2020 – 15:39
Coronavirus, «in Calabria le banche sospendono i diritti delle famiglie»

CATANZARO Non sono poche le segnalazioni che arrivano a Federconsumatori da famiglie che, pur avendone diritto, non sanno come far valere la possibilità di sospendere il pagamento di ratei di mutuo o prestiti. Sono cittadini a basso reddito che, colpiti dalla crisi e perciò senza entrate certe o perché collocati in cassa integrazione, non possono momentaneamente onorare le scadenze ed hanno perciò bisogno di ricorrere alla sospensione di mutui e prestiti.
Eppure, nonostante le disposizioni nazionali, gli accordi e le intese, ci segnalano di alcuni istituti di credito e assicurazioni difficili da raggiungere fisicamente, telefonicamente o online che rendono complicata l’opzione di sospensione di mutui o prestiti, in taluni casi subordinandola al possesso di requisiti non previsti dalle condizioni generali.
A ciò si aggiunge il basso livello di sicurezza denunciato da molti consumatori nell’accesso ai bancomat di molte filiali che, nella maggioranza dei casi, si segnalano sprovvisti di ogni sistema di sicurezza e di igienizzazione antivirus.
Sul tema interviene Mimma Iannello, presidente di Federconsumatori Calabria: «Federconsumatori Calabria segnalerà ogni disfunzione e abuso alle autorità di vigilanza sul credito. È assurdo che mentre dal versante nazionale firmiamo accordi, prima con Assofin, l’ultimo con Abi che prevede la sospensione fino a 12 mesi per mutui garantiti da immobili ed altri finanziamento a rimborso rateale, a livello regionale si verifichino comportamenti che vanno nella direzione opposta di aggravare l’esposizione finanziaria delle famiglie. In un momento difficile per il Paese che richiede l’esercizio di ogni responsabilità pubblica e privata per impedire che nessun cittadino resti schiacciato dalla crisi, non è tollerabile che pezzi del sistema bancario, probabilmente per disorganizzazione, e comunque ben coperti finanziariamente dalle misure varate dal governo, non traducessero nei fatti gli impegni a sostenere le famiglie colpite dalla ferocia del virus. Sollecitiamo perciò un’efficace organizzazione del lavoro e dell’informazione, funzionale ai bisogni dell’utenza. Nel caso, anche con mail o numeri telefonici dedicati a specifiche tipologie di servizio, che venga adottato ogni dispositivo di sicurezza negli spazi bancari interni ed esterni aperti al pubblico e che vengano coerentemente e prontamente applicate le direttive in materia di sospensione di prestiti o mutui».

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