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Crotone, la Corte dei conti conferma il blocco della "spesa non necessaria"

I magistrati contabili “respingono” le controdeduzioni del Comune. I vincoli restano

Pubblicato il: 22/04/2020 – 18:13
Crotone, la Corte dei conti conferma il blocco della "spesa non necessaria"

di Gaetano Megna
CROTONE
La Corte dei conti conferma il blocco della spesa “non necessaria” al Comune di Crotone. La delibera inviata dalla magistratura contabile è la n. 85/2020. Il blocco della spesa non necessaria era stato deciso dalla sezione regionale della Corte dei conti, con la delibera n.108 del 24 maggio 2018 «al termine dell’esame del rendiconto 2015».
Il blocco impediva al Comune di effettuare investimenti e lo autorizzava a spendere solo fondi indispensabili alla gestione dell’ente (stipendi dei dipendenti e poco altro). Contro questa misura il Comune aveva presentato una memoria indicando i provvedimenti messi in campo per ottenere la decadenza della procedura adottata dalla Corte dei conti. Con la delibera n.138 del 29 ottobre 2018 la magistratura contabile confermava il provvedimento del blocco della spesa, in quanto veniva accertata «l’inadeguatezza e l’inidoneità delle misure correttive adottate dall’ente». La Corte dei conti contestava al Comune di Crotone: «Insufficiente riscossione delle entrate da recupero evasione tributaria»; «insufficiente riscossione delle sanzioni amministrative pecuniarie per violazione codice della strada»; «sottostima degli accertamenti per fondo rischio società partecipate» e tanto altro ancora. Il Comune, a questo punto, decideva di metter in atto una serie di «misure correttive», finalizzate ad eliminare le criticità individuate dalla Corte dei conti. Misure correttive adottate in sede di rendiconto 2018. La Corte dei conti, dal canto suo, con la deliberazione n. 42/2019, «prendeva atto delle misure correttive, restando in attesa di conoscere i provvedimenti gestionali», che avrebbero dovuto porre fine alla situazione di criticità. Il 5 giugno 2019 il Comune di Crotone trasmetteva alla Corte dei conti la deliberazione del consiglio comunale del 28 maggio 2019 riguardante l’approvazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2018 e l’approvazione del bilancio di previsione per le annualità 2019/2021. In questi atti erano presenti i provvedimenti finalizzati a dare risposte alle prescrizioni date dalla Corte dei conti. Dopo questi provvedimenti veniva rilevato che i documenti allegati dal Comune «apparivano non idonei alla piena valutazione della situazione finanziaria dell’ente e dell’effettiva rimozione delle criticità in essere», per cui la magistratura contabile «effettuava un supplemento istruttorio chiedendo all’ente» altri chiarimenti, che sono stati trasmessi con nota del 22 ottobre 2019. Nemmeno questi chiarimenti sono stati ritenuti soddisfacenti e con la delibera n.85, quella inviata al commissario prefettizio del Comune pitagorico, la Corte dei conti ha confermato «la già disposta preclusione delle attività di programmi di spesa» fatta eccezione per le attività indispensabili. Anche al commissario prefettizio, quindi, è preclusa la possibilità di effettuare spese non ritenute indispensabili. (redazione@corrierecal.it)

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