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"Io resto in Calabria" sostiene De Masi e rilancia: «Detassare il costo del lavoro»

CATANZARO «I dati più recenti raccolti dalla Regione parlano di oltre 20mila nuove assunzioni in meno tra febbraio e marzo 2020. I ritardi storici della Calabria sono stati evidentemente aggravati …

Pubblicato il: 22/04/2020 – 18:03
"Io resto in Calabria" sostiene De Masi e rilancia: «Detassare il costo del lavoro»

CATANZARO «I dati più recenti raccolti dalla Regione parlano di oltre 20mila nuove assunzioni in meno tra febbraio e marzo 2020. I ritardi storici della Calabria sono stati evidentemente aggravati dall’emergenza Coronavirus e, ancora una volta, ad avere la peggio sono le categorie di lavoratori più esposte, in particolare le donne e i precari, mentre a risentirne di più sono l’agricoltura e il turismo, settori che invece dovrebbero essere trainanti per la nostra economia. Di fronte a una tale situazione di crisi nella crisi non possiamo certo permetterci uno “scippo” di fondi europei che alimenterebbe ulteriori disparità, né accontentarci di misure meramente assistenziali. Sono necessari, invece, provvedimenti che prevedano la detassazione del costo del lavoro proprio nelle zone che hanno un’economia più debole e, proporzionalmente, a favore dei settori che stanno maggiormente accusando il colpo». È quanto si legge in una nota di “Io resto in Calabria”.
«Sosteniamo a pieno le proposte avanzate in questo senso da Nino De Masi – continua la nota –, da sempre vicino a “Io resto in Calabria” nonché fautore della candidatura di Pippo Callipo alla Presidenza della Regione, e siamo felici che le sue idee stiano ottenendo appoggio da altre forze politiche come Pd e M5S. Siamo convinti che l’unica rinascita possibile debba passare da un nuovo meridionalismo che, come auspica l’imprenditore antimafia, abbia nel rispetto della legalità la sua precondizione essenziale e che, oltre a ciò, pensi a dare risposte concrete al disagio più che a piangersi addosso. La crisi rischia di rafforzare ulteriormente la presenza della ‘ndrangheta sul territorio e di creare così una bomba sociale che si può disinnescare solo ripartendo dal lavoro. Le misure di “compensazione” mirate a istituire una fiscalità ridotta attrarrebbero nuovi investimenti e ciò potrebbe anche contribuire a frenare l’emorragia dei nostri giovani migliori. Sarebbe poi essenziale, come propone ancora De Masi, che le banche sostenessero le piccole imprese con prestiti a tasso zero e forme di garanzia semplificate. Tutto, a nostro parere, va incentrato sulla defiscalizzazione del costo del lavoro e auspichiamo che su tali proposte possa nascere un dibattito costruttivo che avrebbe come sede naturale il Consiglio regionale della Calabria».

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