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«La Calabria meta ideale per gli anziani»

di Ettore Jorio*

Pubblicato il: 22/04/2020 – 10:59
«La Calabria meta ideale per gli anziani»

Avviso ai naviganti. A decorrere da qui a poco (giugno) diventerà operativa la flat tax del 7%, istituita dalla legge di bilancio per il 2019. Quella imposta sostitutiva che graverà sui redditi, comunque prodotti, da tutti i pensionati che arriveranno dall’estero per risiedere nei comuni non superiori ai 20 mila abitanti ubicati nelle regioni del già Mezzogiorno d’Italia, escluso il basso Lazio.
Nei loro confronti, la Calabria ha tanto da vendere per acquisirne la maggiore portata. Una regione che, grazie chissà a quale protettore (che intuisco sia stato il caro a tutti San Francesco di Paola), ha registrato il record al ribasso della percentuale dei contagiati da Covid-19. In quanto tale abilitata a candidarsi a una siffatta particolare ondata «turistica», più di ogni altra parte al mondo. Una particolarità «salutistica» che ha guadagnato a fatica, nonostante le imperdonabili leggerezze registratesi nell’assistenza agli anziani in alcune Rsa che tuttavia, nella loro complessità, hanno retto bene all’impatto epidemico rispetto a tante altre operanti altrove.
Si diceva una candidatura di peso, quella di promuovere il dato che in Calabria ci si è infettati in meno, che sarà di certo utilizzata dal nuovo assessore regionale al turismo per rilanciarlo dopo anni di assoluto disimpegno sul tema e di politiche attrattive inesistenti.
La Calabria con meno coronavirus ha quindi un altro prodotto da ostentare nel proprio catalogo. Ciò ovviamente da aggiungere alle sue bellezze naturali e alla ospitalità degli abitanti che potrebbero ben convincere gli stranieri ad eleggerla a propria abituale residenza. Un risultato, questo, che darà modo – da una parte – di realizzare una occasione per elevare i Pil territoriali, altrimenti destinati a consolidarsi nettamente al di sotto delle condizioni vitali, e – dall’altra – ad incrementare il valore demografico, nel senso di opporre un ulteriore ostacolo sociale agli abusi che la ‘ndrangheta perpetra specie in presenza delle sopravvenute povertà.
Proporre una Calabra siffatta potrebbe diventare, di qui a poco, un immediato strumento di incentivazione a che alla stessa venga riconosciuta una prerogativa unica: quella di garantire agli anziani, da ovunque essi arrivino, la migliore ospitalità sociale e la condizione ambientale che si è resa più garante in Europa in tema di invadenza del Covid-19.
Tutto questo offrirà anche l’occasione alla politica di impiegare ogni sforzo, sino a ieri impossibile, a migliorare la qualità dei servizi offerti alla collettività, a cominciare da quelli socio-sanitari e socio-assistenziali. Motivo per cui la Calabria potrà pretendere al riguardo di rendersi destinataria di una perequazione straordinaria e di una salutare uscita dal commissariamento ad acta.

*docente Unical

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