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Processi civili e penali, a Crotone si studia la ripresa delle udienze

Una serie di incontri tra il presidente del tribunale pitagorico i rappresentanti delle camere penali e civili così come dei magistrati studiano protocolli per ricominciare in sicurezza

Pubblicato il: 22/04/2020 – 19:34
Processi civili e penali, a Crotone si studia la ripresa delle udienze

CROTONE Protocolli di intesa per la celebrazione dei processi civili e penali al Tribunale di Crotone. I processi non si fermano nemmeno davanti alla pandemia del Covid-19, ma occorre stabilire nuove regole. Ecco perché al Tribunale di Crotone si stanno tenendo una serie di riunioni per stabile come procedere. A questi incontri partecipano il presidente del Tribunale di Crotone, Maria Vittoria Marchianò, il procuratore della Repubblica Giuseppe Capoccia, il presidente dell’Ordine degli avvocati della provincia pitagorica, Tommaso Vallone, e i presidenti delle associazioni di categoria del territorio. Il primo protocollo, quello riguardante i processi civili, è stato già sottoscritto e si sta lavorando per trovare la quadratura del cerchio anche su quello penale. In una nota il presidente Vallone scrive che «il coronavirus sta cambiando la vita anche all’interno del tribunale e per evitare spostamenti e assembramenti nelle aule, al di là della sospensione delle udienze, disposta sino all’11 maggio, si è concordato una serie di misure organizzative». Misure, quindi, da adottare dopo la fase di sospensione. Tale misure dovranno garantire, in questo periodo di pandemia, la celebrazione «dei processi urgenti e non differibili, incluse le udienze per la convalida degli arresti». Nelle udienze che si decidono di tenere si farà uso della nuova tecnologia che consente di lavorare «in remoto e in videoconferenza». Secondo il presidente Vallone dalla pandemia è arrivato un impulso positivo che sta determinando «l’ammodernamento» delle procedure «più di quanto abbia fatto il codice dell’amministrazione digitale in 15 anni». Nella sua nota Vallone tratta anche il tema delle difficoltà economiche in cui versa la categoria degli avvocati in questa fase. «Gli avvocati – scrive Vallone – rappresentano una categoria che rischia default» e «diverse sono le richieste di aiuto che arrivano dall’avvocatura crotonese: la decisione delle cause trattenute a sentenza, la liquidazione dei gratuiti patrocini, la riduzione dei contributi previdenziali; il minimo indispensabile per recuperare un po’ di fiato». Un aiuto potrebbe e dovrebbe arrivare dagli enti locali, dalle pubbliche amministrazioni e dalle aziende del territorio che dovrebbero avvalersi «delle tante professionalità serie e qualificate presenti nel foro crotonese».
Intanto anche oggi non ci sono novità per quanto riguarda la diffusione del Covid-19. I dati forniti dall’Azienda sanitaria provinciale confermano che non ci sono stati nuovi casi positivi e la situazione è rimasta identica a quella di ieri. Si tratta di un altro passo avanti verso l’uscita definitiva dalla situazione di emergenza. L’importante, come sottolinea i medici, è continuare ad avere un comportamento responsabile

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