BOLOGNA Eseguito da parte della Dia di Bologna, coadiuvata dalla Dia di Roma e di Napoli Carabinieri del Comando Provinciale di Parma, un provvedimento di sequestro di beni per 1, 5 milioni di euro emesso dal Tribunale di Bologna su proposta del direttore della Dia, Generale Giuseppe Governale, nei confronti di Pasquale Mucerino, 53enne originario di Nola, nel Napoletano ma domiciliato a Fontevivo, nel Parmense e già noto alle forze dell’ordine . Nel dettaglio, viene spiegato, sono stati sottoposti a sequestro 15 immobili – tra fabbricati e terreni -, situati in Emilia-Romagna, Umbria e Campania, 8 società di capitali, 26 autoveicoli oltre a diversi rapporti bancari.
IL BLITZ L’operazione trae origine da un’attività investigativa condotta dal I Reparto Investigazioni Preventive della Dia, seguita da indagini patrimoniali svolte dalla sezione operativa di Bologna, che hanno svelato una sproporzione tra i redditi dichiarati e i beni nella disponibilità del 53enne e del suo nucleo familiare, nel medesimo arco temporale che lo ha visto coinvolto in diversi procedimenti penali, inquadrandolo quindi tra “i soggetti che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose”. L’uomo, è stato oggetto di giudizio per reati contro il patrimonio, contro la persona, contro l’amministrazione della giustizia e fiscali, tra i quali un arresto, nel 2002, nell’ambito dell’operazione ‘Black Eagles’ eseguita dal Ros dei Carabinieri di Perugia, con l’accusa di aver riciclato i proventi del traffico di sostanze stupefacenti per conto della ‘ndrina “Facchineri” di Cittanova, in provincia di Reggio Calabria.
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