«Serve un Piano Marshall per il Sud»

In questa fase storica ritengo sia utile fare qualche riflessione sul rilancio del sud e della Calabria in direzione dello sviluppo e della crescita economica sociale che un territorio ricco di risorse ha l’obbligo di mettere in campo.
E il periodo più consono a scuotere le coscienze degli uomini di buona volontà. Anche le persone che, come me e tanti altri, nella loro vita hanno sempre combattuto per il bene comune e per l’interesse collettivo ma si sono trovate spesso davanti a ostacoli che hanno castrato il contributo verso uno sviluppo del territorio realmente sostenibile.
È il momento del rilancio e del riscatto di una regione che vede i propri figli realizzarsi ovunque ma non in questa nostra amata terra. Una regione che deve proporsi come volano di un meridionalismo che dimostri la capacità di rilancio delle idee, di una nuova economia, di una nuova organizzazione sociale, di stimoli propositivi alle tecnologie più avanzate, di una fase che ripercorra le tappe del precariato e del lavoro attraverso la costruzione di un patto per il lavoro che ripercorra le procedure messe in atto ad esempio in Campania non più di qualche mese fa, prendendo spunto dalle buone prassi praticate da altre Regioni del Sud con le quali rafforzare e condividerne percorsi, che si determini in maniera chiara e definitiva sul precariato insieme alle forze sindacali senza barriere o biechi interessi di parte, investa sul sociale scegliendo sul serio di stare dalla parte ed a difesa degli ultimi, di preservare l’ambiente ed i luoghi ove la cultura in tutte le sue manifestazioni sia ricchezza e valore aggiunto.
Questi potrebbero rappresentare gli spunti sui quali costruire un manifesto condiviso delle idee da sviluppare nel prossimo quinquennio di legislatura ove convergano tutte le forze rappresentative del territorio regionale e da dove fare ripartire un piano Marschall completamente di impronta calabro-meridionale nel quale caratterizzare ogni potenzialità del territorio regionale e delle regioni del sud onde far si che finalmente si diventi area leadership del Paese ormai in ginocchio su molte cose.
Un Paese che non riesce a ritrovare se stesso nemmeno sulle linee fondamentali del vivere civile vuol dire che è un Paese in crisi profonda. Non concentrarsi sulle ansie da Covid (lecito) ma essere un pò più fiduciosi nelle responsabilità dei cittadini che hanno rispettato totalmente le regole, meno paurosi e protettivi di quanto si sta dimostrando e comunque partire con tutti gli strumenti di protezione adeguati. Non si può più rimanere in casa ad attendere l’arrivo dei 600 euro della cassa integrazione per continuare a sopravvivere.
Utilizziamo i fondi comunitarie (ormai risorse finanziarie liberate da vincoli) verso azioni più stabilizzanti per la cura delle persone è l’occasione più giusta in questo momento.
Sosteniamo i giovani nelle idee e nelle opportunità ma con più convinzione di quanto sia stato fatto oggi. Liberiamo e rafforziamo le imprese nella produzione e nella commercializzazione dei prodotti, favoriamo il turismo, agricoltura e l’artigianato con azioni di promozione che contengano più opportunità per chi viene in vacanza o comunque per chi la vacanza la fa in casa.
A me sembra che la gente ha risposto e sta rispondendo bene. C’è tanta inventiva e tanta capacità risolutiva ai problemi che viviamo e vivremo che sarebbe veramente deludente non dare forza e sostegno ai cittadini da parte delle Istituzioni.
Un riscatto tante volte ricercato ma mai reso operativo è quello di cui il Sud e la Calabria ha bisogno.
Una fase che tracci le linee epocali future ove il bisogno di dare risposte a un giornalista del nord non sia quello delle querele ma sia quello di dimostrare di essere all’altezza di qualsiasi compito, anche quello di elaborare e praticare gli indirizzi economici che siano da guida ad un intero Paese.
Per una volta nella vita tentiamo di metter in pratica azioni utili alla collettività facendo squadra cosi come si continua a fare con le misure restrittive vissute fino ad ora. Il riscatto può solo partire dalla convinzione che l’ essere uniti e scevri da particolarismi o difese di casta porta idee, forza e determinazione. Solo cosi si combatte persino l’interesse e l’azione delle criminalità più o meno organizzata.
*già dirigente Regione Calabria