«Egregio ing. Ambrogio Mascherpa, un amico mi ha mandato un articolo che parla di una sua lettera, una lettera inviata ai dipendenti di Aterp Calabria in cui esprime il suo rammarico per la forzata decadenza dal suo incarico di direttore generale a causa di una norma più volte, a suo dire, dichiarata incostituzionale dai giudici di Piazza del Quirinale.
Una lettera piena di elogi al suo operato, costellato, sempre a suo dire, di risultati positivi per l’Azienda pubblica e per i conduttori degli immobili di proprietà dell’edilizia residenziale pubblica. Perciò – non lo ha fatto lei ma sento il dovere di farlo io – anche a nome di tanti nostri corregionali, giovani e meno giovani costretti ad emigrare fuori dai confini regionali, grazie! Grazie per aver bloccato quel bando di concorso per 56 posti da lei pubblicato proprio a ridosso della campagna elettorale. Un bando di concorso bloccato grazie al mio “pronto intervento”, dopo le gravi illegittimità pubblicamente (gratuitamente) da me denunciate, recepite dalla Regione Calabria e da lei accolte. Di ciò – glielo garantisco – ne può essere veramente orgoglioso: ha difeso anche lei, con me (lo so, non mi riterrà degno), le speranze di migliaia e migliaia di aspiranti candidati che sarebbero stati potenziali vittime di uno squallido “stalking elettorale”! Promesse di un posto di lavoro fatte a tanti di loro da scaltri candidati, per lasciarli, poi, ovviamente con un pugno di mosche in mano! Grazie ancora, perciò, per questo suo gesto di grande umanità! Ma mi faccia capire: lamenta lei nella sua lettera la mancata presenza oggi del direttore amministrativo e del direttore tecnico all’interno dell’Aterp Calabria. Ma – le chiedo -: perché non ha completato la procedura per la selezione di queste figure professionali? Perché non ha nominato le Commissioni per procedere ai nuovi conferimenti di quegli incarichi? Il termine per la presentazione delle domande è ampiamente scaduto, mi sembra a settembre scorso! Quel bando ferragostano da me contestato, perché é caduto nel dimenticatoio? Si sarà nascosto anche lui da qualche parte per difendersi da questo maledetto virus che ha bloccato il mondo intero? Oppure la malapolitica che finora ha imperversato non ha trovato l’accordo sulle figure più utili per realizzare progetti lontani dall’idea di una corretta e trasparente gestione della cosa pubblica? E – mi dica ancora -: che fine hanno fatto quei comandi di personale illegittimamente ed illecitamente transitati in Aterp da altri enti, uno, in particolare, dal Corap, quel Corap, un ente pubblico economico, dove centinaia di dipendenti da mesi non percepiscono alcun stipendio? Comandi – dicono le cronache regionali – contestate inutilmente dal Collegio dei revisori di Aterp Calabria e dal direttore generale del Dipartimento Lavori pubblici, Pallaria. Un “comandato”, illegittimamente ed illecitamente, compare ancora oggi nell’elenco dei dirigenti di Aterp Calabria. Così risulta – le ripeto, ancora oggi – da quel sito di amministrazione trasparente su cui le ho fatto mettere ordine! Forse ciò lo ha dimenticato!
E, poi, dei 102 milioni di euro – sì, ha letto bene, 102 milioni – di canoni di locazione non riscossi da parte di Aterp Calabria ricordati in un vergognoso articolo del “Corriere della Sera” non ha detto nulla? Perché non ha attivato le procedure di riscossione? È questo il brillante risultato portato a compimento dalla sua gestione? Forse non erano utili alla costruzione di nuove case e a migliorare tanti palazzi di edilizia residenziale oggi fatiscenti? Perciò, prima di abbandonare la sua prestigiosa poltrona, faccia un bell’esame di coscienza! Siamo ancora in periodo pasquale. Confessi i suoi peccati all’onorevole Santelli e a chi la sostituirà. Speriamo, con l’aiuto del Signore, che Aterp Calabria possa trovare un buon comandante per poter ripartire nel rispetto della piena legalità ed in ossequio a tutti i principi costituzionali, principi granitici a tutela di tutti noi, cittadini italiani. Io continuerò a combattere! Anche perché ho un sogno, forse un’utopia! Difendere la meritocrazia! Perché senza meritocrazia non potrà mai esserci una buona pubblica amministrazione! La ringrazio e la saluto con viva cordialità»̀.
*Avvocato-Catanzaro
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