Coronavirus: dimesso il sindaco di Rogliano, due i decessi connessi a "Villa Torano"

di Michele Presta
COSENZA Buone e cattive notizie. L’altalena dei contagi da coronavirus in provincia di Cosenza oscilla tra i decessi dei reparti Covid-19 di Rogliano e le dimissioni del primo cittadino della città dove ha sede l’ospedale. Nelle ultime ventiquattro ore sono saliti a 3 i decessi di pazienti provenienti dall’Rsa di Torano Castello. Due pazienti, ultraottantenni donne sono decedute nel presidio ospedaliero del Savuto. Entrambe, in base alle ultime informazioni diffuse dall’Asp, erano positive asintomatiche. A questo punto resta da capire quanto l’infezione sia stata letale nel percorso che le ha separate tra la vita e la morte. I casi accertati riconducibili al cluster di Villa Torano sono in tutto 80. Di questi 73 pazienti vengono curati al domicilio, 4 sono affidati alle cure dei sanitari e 3 sono deceduti. I casi complessivamente attivi risultano essere 77. Nel giorno in cui il presidente Jole Santelli ha annunciato che Rogliano dal prossimo 27 aprile non sarà più zona rossa è stato dimesso il sindaco Giovanni Altomare (in foto dal suo profilo Facebook), ricoverato da oltre un mese. «Sono finalmente a casa, dopo avere pregato intensamente per arrivarci e avvertire i segni della guarigione, sotto la terapia amorevole della mia famiglia, alla quale devo la mia resistenza all’assalto del male – ha detto ai suoi concittadini in un post su Facebook -. Un male terribile, aggressivo, dilaniante che provoca, nel profondo di sé, allucinazioni come flash in successione fotografica, nel luccichio sinistro di una lama pendente sul filo della vita». Il primo cittadino ha ringraziato tutto il personale medico che in questo mese e più ha avuto cura di lui. Medici, infermieri, operatori sanitari. « Provvidenziale si è, sempre più, rivelata l’amicizia maturata con il mio compagno di stanza, l’appuntato scelto dei carabinieri, Vito Scornaienchi, con il quale ho condiviso le pene di quei giorni in uno scambio continuo e confortante tale da sorreggerci vicendevolmente con uno straordinario trasporto, destinato a ispirare un rapporto fraterno, che durerà tutta la vita. Avrei voluto rimanere accanto a lui, tanta è stata la condivisione – continua Giovanni Altomare – Ma lui stesso e il suo garantito miglioramento, con il comprensibile richiamo di casa, mi hanno indotto a lasciarlo. Ma sono sicuro che anche lui è spronato dalla imminente prospettiva di tornare tra i suoi cari».
NUOVI CASI IN PROVINCIA Nel cuore dell’area urbana l’avanzata del virus è ormai ferma da giorni. Stabili sono i 22 casi di Cosenza (a cui aggiungere 2 decessi) così come i 5 di Rende (a cui bisogna aggiungere i due decessi). Rogliano dopo la vicina Santo Stefano inizierà a godere di un allentamento della presa, così come Bocchigliero. Nel cuore della Sila Cosentina i casi totali sono 21, di questi due persone sono decedute. Ci sarà da aspettare ancora per i comuni di San Lucido e Oriolo. Nella cittadina Tirrenica che ha pagato il prezzo più alto in termini di vittime (4) le restrizioni continueranno fino al prossimo 3 marzo, data nella quale sarà liberato anche il piccolo comune di Oriolo che conta 27 casi. Nessun decesso per il momento, 3 di loro sono ricoverati all’ospedale. I nuovi casi della giornata hanno riguardato Torano Castello (+5), Altomonte e Figline Vegliaturo con 1 nuovo caso ciascuno e San Marco Argentano con 2 nuovi casi. In tutta la provincia i casi di coronavirus accertati sono 439, di questi si registrano 46 guariti e 25 deceduti. 32 sono le persone ricoverate tra l’Annunziata, l’ospedale di Rogliano e quello di Cetraro. Di seguito riportiamo la tabella riepilogativa. (m.presta@corrierecal.it)