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«Lo spoke di Corigliano Rossano sia elevato a Hub». Sapia chiama politica e forze sociali

Il deputato pentastellato apre la vertenza territoriale per la trasformazione dei due ospedali in presìdio di primo livello e richiama alla causa la Sibaritide: «Dopo decenni di scippi è giunto il …

Pubblicato il: 24/04/2020 – 12:08
«Lo spoke di Corigliano Rossano sia elevato a Hub». Sapia chiama politica e forze sociali

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Decenni. Diversi decenni. Da almeno trent’anni la Sibaritide, l’attuale città di Corigliano Rossano, le comunità interne, Cariati e Trebisacce, stanno subendo un continuo depauperamento dei servizi sul territorio.
Una terra alla quale sono stati scippati due ospedali, il servizio sanitario è stato fatto a brandelli – consumato anche da beghe politiche locali e di bassissima lega – e tanti reparti dei due presidi ospedalieri di Corigliano e Rossano man mano hanno visto chiudere battenti. Ma non sono mancate anche le strategie calate dall’alto e subite dalla Sibaritide, come il tentativo di voler dividere Corigliano e Rossano, da sempre, con due distinti collegi camerali o due distretti sanitari.
A questa terra è stato ingiustamente scippato uno degli storici Tribunali calabresi senza alcun criterio logico, dopo oltre 150 anni di storia ed un passato come sede di Corte d’Assise.
Di certo se tutto questo è accaduto, le responsabilità non sono tutte da ricercare altrove, ovviamente, ed anche per questo, forse, il deputato del Movimento Cinque Stelle, Francesco Sapia, ha lanciato un appello a tutte le forze politiche e sociali del territorio per chiedere con forza la revisione della geografia sanitaria provinciale. Fare squadra, quindi, per il bene comune.
DA SPOKE AD HUB La sua idea è quella di “pretendere” l’elevazione lo spoke di Corigliano Rossano in Hub. Da ospedale di periferia, insomma, a presidio di primo livello, come quello di Cosenza, Catanzaro e Reggio. D’altronde, dice, «la terza città della Calabria ha tutto per richiedere l’elevazione dell’ospedale: popolazione, città, viabilità, territorio».
«Il coronavirus – spiega il deputato di Corigliano Rossano – non ha fatto altro che scoprire tutti i nervi di un servizio sanitario già abbondantemente in ginocchio, soprattutto nelle periferie. Ecco perché a Corigliano Rossano, la terza città della Calabria, serve un ospedale di primo livello, ovvero un hub. D’altronde l’ospedale della Sibaritide è un’entità rimasta sulla carta e dopo 13 anni di risorse sprecate la Regione non è stata in grado di realizzarlo».
Per Sapia «è tempo di offrire ai cittadini – ai 220mila abitanti della Piana di Sibari – risposte concrete ed una sanità vera, pronta, sicura. Qui il diritto alla salute è stato impunemente calpestato e non possiamo più andare appresso ai sogni o attendere chissà quanti altri decenni».
Il parlamentare pentastellato riferisce, poi, di aver già interloquito in proposito col commissario alla sanità calabrese, Saverio Cotticelli, col sindaco, Flavio Stasi, e di voler andare avanti con questa vertenza territoriale.
«Quello che mi spinge a chiedere l’elevazione dello spoke in hub – spiega ancora – è la necessità di un servizio sanitario degno per tutta la fascia jonica».
L’APPELLO ALLA POLITICA E ALLE FORZE SOCIALI «Mi rivolgo alle forze politiche e sociali che hanno a cuore le sorti del territorio: venite con me, è il momento di unire le forze per migliorare, da subito, le condizioni di vita di tutti». Lancia l’appello il parlamentare che prosegue: «Proporremo di riaprire anche gli ospedali di Trebisacce e Cariati, perché siamo stufi dello sfascio della sanità. La salute, prima di tutto».
L’OK DEI VERDI Fra i primi a rispondere all’appello di Francesco Sapia, i Verdi di Corigliano Rossano ed il commissario regionale del partito Giuseppe Campana. «La proposta del deputato pentastellato – affermano – storicamente in prima linea sul tema della sanità calabrese, rappresenta un punto di partenza condivisibile e, peraltro, in linea con le rivendicazioni vantate da questo territorio per una sanità migliore. L’esigenza di riorganizzare tutto il sistema sanitario jonico, alla luce dei recenti tragici fatti che per fortuna hanno toccato marginalmente il nostro territorio, diventa ormai urgente e improrogabile. Lo spoke di Corigliano-Rossano deve diventare il centro nevralgico, e di eccellenza, della sanità della fascia jonica cosentina. Non possiamo, infatti, dimenticare che lo spoke serve non solo la città di Corigliano-Rossano, ma tutti i comuni della provincia che affacciano sul mare Jonio».
Anche i verdi concordano con l’idea di riaprire gli ospedali di Cariati e di Trebisacce (per il quale c’è già da anni una sentenze del Consiglio di Stato che obbligherebbe la Regione a farlo, ndr), «almeno per i servizi sanitari di base e quelli di urgenza».
«La geografia sanitaria non può non prevedere una struttura completa di specializzazioni nel nostro territorio. Basterebbe una seria pianificazione dell’esistente: il Compagna e il Giannettasio, in attesa del completamento del nuovo ospedale, devono essere riorganizzati e rilanciati. Come noto – concludono – la Provincia di Cosenza è una delle più vaste d’Italia ed una tra le meno servite sul piano infrastrutturale; è giunto, pertanto, il momento di garantire anche ai cittadini della Sibaritide reparti efficienti, medici specializzati e strumentazioni degne del mondo occidentale». (l.latella@corrierecal.it)

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