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Coronavirus, laboratorio del Pugliese in crisi. «Troppe richieste e macchinari in avaria»

Da Catanzaro arriva richiesta di sospendere lo screening per 5 giorni, limitandolo ai soli casi urgenti. Crotone attende l’avvio della propria struttura di analisi

Pubblicato il: 25/04/2020 – 12:21
Coronavirus, laboratorio del Pugliese in crisi. «Troppe richieste e macchinari in avaria»

di Gaetano Megna
CROTONE Occorre quasi una settimana per processare i tamponi che arrivano al laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro. È la stessa Azienda del Pugliese Ciaccio a denunciare la situazione in una mail di ieri, 24 aprile, inviata ai direttori sanitari delle Asp di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
Il laboratorio del Pugliese Ciaccio riesce a processare un massimo di circa 300 tamponi al giorno e all’ospedale ne arrivano da 500 a 600. La limitazione, come sottolinea l’Azienda ospedaliera di Catanzaro, «trae origine non dal fattore umano» in quanto gli operatori «si adoperano per 24 al giorno», ma è dovuta all’apparecchiatura in dotazione al laboratorio analisi che non consente di eseguire un maggior numero di tamponi di quelli che, realmente, vengono analizzati. Alla limitazione dovute alla macchina si aggiungono anche fattori legati all’usura della stessa apparecchiatura utilizzata ininterrottamente. Nei giorni scorsi, infatti, si sono registrate avarie che hanno rallentato le attività.
Questa situazione ha spinto l’Azienda sanitaria catanzarese a chiedere «la sospensione, per almeno cinque giorni degli screening, limitando le richieste alle sole effettive urgenze». Oggi e nei prossimi quattro giorni, quindi, non saranno processati tamponi non considerati urgenti, che arrivano dall’intero territorio della Calabria centro (Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia). Un aiuto potrebbe arrivare con l’apertura del laboratorio analisi Covid-19 all’ospedale di Crotone. La città pitagorica ha già avuto il via libera per l’acquisto della macchina e per l’installazione del nuovo laboratorio, ma ancora non è stata comunicata la data di apertura. La macchia è stata già opzionata sul portale del Mepa: c’è stato un bando e una ditta del settore ha fatto un’offerta, che è stata accettata dall’Asp. Si aspetta solo che venga consegnata l’apparecchiatura. (redazione@corrierecal.it)

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