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Fondazione Falcomatà vandalizzata, Legambiente : «Un vile gesto che non cancella nulla»

La solidarietà del Circolo Città dello Stretto, il presidente Nicoletta Palladino: «La memoria di Italo Falcomatà e della splendida Primavera di Reggio sono un patrimonio per tutti»

Pubblicato il: 25/04/2020 – 20:18
Fondazione Falcomatà vandalizzata, Legambiente : «Un vile gesto che non cancella nulla»

REGGIO CALABRIA Legambiente Reggio Calabria esprime la sua profonda indignazione in merito al vile atto subito dalla Fondazione “Italo Falcomatà”. La devastazione perpetrata da ignoti che hanno vandalizzato i locali, accanendosi sugli oggetti e ricordi personali del sindaco di Reggio Calabria, è un attentato ignobile che offende tutta la città.
«La memoria di Italo Falcomatà e della splendida Primavera di Reggio – afferma Nicoletta Palladino, presidente Circolo Legambiente Città dello Stretto – sono un patrimonio per tutti, e suscitano un sentimento collettivo di indignazione e sconcerto. Siamo intimamente legati a quella stagione politica esaltante, di rinascita sociale e culturale, di cui abbiamo fatto parte, attraverso la presenza in Giunta di uno di noi. Nel ricordo caro e affettuoso della persona Italo, delle sue doti di amministratore e della limpida figura di uomo politico, esprimiamo solidarietà alla famiglia e ai membri della Fondazione».
«Oggi che è la Festa della Liberazione – prosegue Palladino – la giornata del ricordo di un passato di lotta e di Resistenza, deve essere ricordata anche “quella” Resistenza della Primavera reggina. Il circolo di Legambiente è ancora più colpito perché questo episodio è stato così vicino all’appuntamento annuale della Corrireggio, cui Italo Falcomatà era molto legato, e che proprio in una sua edizione successiva alla scomparsa ha sostenuto la nascita della stessa Fondazione».
«Questo episodio – assicura il presidente del Circolo Legambiente Città dello Stretto – nulla cancella della memoria di Italo Falcomatà, che anzi si rinnova più forte in questa circostanza sgradevole in tanti cittadini. Al di là dell’atto in sé che ci si augura sia opera solo di sconsiderati, si esprime l’augurio e la speranza che questa Città, nelle sue varie espressioni anche politiche bipartisan, faccia i conti con una grande questione che rimane ancora aperta, sospesa tra passato e presente».
«La rappresenta bene – conclude Palladino – il verso finale di una poesia del grande Majakovskij utilizzata in una Corrireggio di tanti anni fa e che a Italo piacque tantissimo: “…Perché infine tutte le altre questioni sono più o meno chiare: quella del pane e quella della pace. Ma questa questione cardinale della primavera bisogna, costi quel che costi, risolverla adesso”».

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