di Gaetano Megna
CROTONE Scoppia la polemica per la mancata celebrazione del 25 Aprile a Crotone. Ieri è stata la prima volta, a distanza di 75 anni dalla sua istituzione, che non è stato deposto un fiore o una corona sotto il monumento dei caduti in piazza Umberto I.
Le manifestazioni del passato sono state organizzate, su input della prefettura, dal Comune di Crotone in collaborazione con la Provincia. L’impulso della prefettura non c’è stato e gli altri due enti non hanno fatto nulla per celebrare il 25 aprile nemmeno in “forma ridotta”, così come è stato fatto a Roma e in tantissimi altri comuni italiani.
Questa scelta non ha trovato la condivisione dei Giovani democratici e dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) che contestano il comportamento delle istituzioni. È insomma polemica per non avere depositato nemmeno un fiore sotto il monumento dei caduti.
Il segretario cittadino dei Gd, Alessandro Milito, ricorda che «il 25 Aprile rappresenta il pilastro fondativo della nostra democrazia e per questo le nostre istituzioni, prima ancora che i cittadini stessi, hanno il dovere di rievocare ogni anno il significato della lotta partigiana ed il simbolo che essa rappresenta per la nostra comunità». Secondo Milito le istituzioni che non ottemperano a questo compito «vengono meno ad un loro preciso dovere politico e morale». Questo è successo ieri a Crotone dove «è stato lasciato spazio ad un irrispettoso e sciatto silenzio. Non un messaggio, non un gesto, non un fiore sotto il monumento dei caduti», scrive Milito.
A questa mancanza intendono sopperire i Gd unitamente ad un gruppo di dirigenti del Partito democratico. Appena sarà possibile, viste le limitazioni imposte per la pandemia del Covid-19, Gd e dirigenti Pd andranno a depositare «un segno» sotto il monumento dei caduti a piazza Umberto I. Ci penseranno loro a depositare il fiore della libertà sotto il monumento che ricorda i caduti di Crotone. In un altro documento diffuso oggi, l’Anpi si dice «perplessa e disorientata per l’assenza di una qualunque forma di celebrazione della memoria (nei termini indicati dal ministero dell’Interno), attraverso la deposizione anche di un solo fiore ai piedi del monumento ai caduti». Gd e Anpi fanno entrambi riferimento alla figura del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ieri in assoluta solitudine è andato a deporre una corona di alloro sotto l’Altare della Patria, «onorando così le donne e gli uomini che hanno dato la loro vita per garantire la libertà alle attuali generazioni». (redazione@corrierecal.it)
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