Migranti verso la Calabria, Caputo : «Condivido la posizione del presidente Santelli»

CATANZARO «Pur restando vicini al dramma umano che in queste ore stanno vivendo le persone provenienti dal continente africano, non posso che condividere le preoccupazioni esternate dal presidente Jole Santelli circa la decisione del Governo di indirizzare in Calabria un gruppo di 50 migranti, attualmente in Sicilia. La nostra regione ha contenuto in modo esemplare e non senza enormi sforzi e preoccupazioni, il propagarsi della pandemia. Lo dimostra il numero di positivi in proporzione ai tamponi eseguiti, ma queste settimane, durante le quali dovremo, con tutte le nostre forze, gestire la “Fase 2”, saranno decisive. Un minimo errore potrebbe essere fatale e non possiamo permettercelo, soprattutto dopo i sacrifici che abbiamo sostenuto. Ecco perché diventa non praticabile quanto ci viene chiesto dal Governo, impossibilitati come siamo a farci carico di ulteriori emergenze, oltre quelle che abbiamo dovuto faticosamente fronteggiare». Sono le parole con le quali il consigliere regionale Pierluigi Caputo, del gruppo “Santelli Presidente” esprime le sue preoccupazioni riguardo all’arrivo sul territorio calabrese del gruppo di migranti sbarcati in Sicilia. «Siamo nel pieno di un’emergenza sanitaria – continua Caputo – che ci ha giudiziosamente consigliato di chiedere ai nostri corregionali fuori sede di non far ritorno in Calabria. Anche per questo non possiamo dar corso all’iniziativa del Governo. Ma non possiamo darvi seguito, inoltre, per la carenza di informazioni sulla provenienza dei nostri amici sbarcati in Sicilia dal continente africano e per l’allarme lanciato nei giorni scorsi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha espresso forte preoccupazione per la progressione dell’epidemia nelle aree rurali della stessa Africa dove si contano focolai molto diffusi. Non disponiamo – sottolinea il consigliere Pierluigi Caputo – di una rete di accoglienza e di gestione dei migranti che possa, in questo particolare momento, essere compatibile con l’emergenza sanitaria in atto. Sappiamo benissimo che per vincere questa guerra, per la quale è stato pagato un tributo altissimo in termini di vittime – conclude Caputo – sono necessari distanziamento sociale, igiene ed altre precauzioni. Tutte sono componenti imprescindibili rispetto alle quali, allo stato, non siamo certi di poterne assicurare il rispetto qualora dovessimo essere obbligati, dal Governo che sul punto non ha fornito alcuna indicazione, ad accogliere i migranti provenienti dalla Sicilia . Esprimiamo, pertanto, forti riserve circa l’ordine che ci è stato impartito e che non siamo nella oggettiva condizione di poter eseguire».