«Soddisfazione per l’approvazione del bilancio regionale e di istituti e leggi che mirano al soddisfacimento di bisogni dei cittadini e del territorio calabrese», viene espressa dal consigliere regionale della Casa delle Libertà Giacomo Pietro Crinò. «Innanzitutto – esordisce Crinò – abbiamo evitato il ricorso all’esercizio provvisorio, la quale cosa non è di poco conto, considerato che le risorse stanziate sui vari interventi sono immediatamente disponibili. Lo strumento finanziario approvato, sia pure relativamente contenuto a livello di risorse libere, può dare risposte a famiglie, imprese ed enti locali, soprattutto se si considera l’attuale momento che stiamo vivendo per l’emergenza Covid-19, che va ad incidere principalmente sulle fragilità del territorio. Il nuovo bilancio regionale contiene un profondo senso di giustizia sociale; una manovra consapevole del fatto che l’attuale condizione sanitaria rischia di generare una crisi economica in tutta la regione». Aggiunge Crinò: «Per questo, dopo il “Riparti Calabria”, con interventi mirati in vari settori, anche nel bilancio approvato sono state destinate altre somme. Via libera agli emendamenti che stanziano un milione di euro a favore del Banco alimentare onlus e 200 mila euro al Banco delle Opere della Carità della Calabria, che operano a sostegno della povertà ed esclusione sociale, situazioni di emarginazione aggravate particolarmente in questo momento di pandemia. Ritengo poi di grande importanza e significato concreto il fondo di tre milioni di euro in favore delle famiglie degli studenti fuori sede rimasti bloccati per l’emergenza sanitaria in atto. In pratica si tratta di un supporto economico alle spese come pagamento di bollette, affitti e abbonamenti vari. Ma nell’ultima seduta di Consiglio regionale – sostiene il consigliere regionale della Cdl – – ritengo che sia stata messa in campo un’azione di buona politica con l’approvazione della fusione delle aziende ospedaliere del capoluogo di Regione, l’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e l’azienda ospedaliera universitario Mater Domini, mediante la costituzione di un nuovo soggetto giuridico, con personalità giuridica pubblica ed autonomia imprenditoriale ai sensi della vigente normativa statale. Si tratta senza dubbio – prosegue Crinò – di un risultato molto importante per il potenziamento del comparto sanitario dell’intera Calabria. Un’ottima occasione per consentire alla Facoltà di Medicina dell’Università Magna Grecia, una volta stipulato il relativo protocollo d’intesa, di dimostrare il possesso dei requisiti necessari per l’accreditamento delle scuole di specializzazione evitando così ogni rischio di declassamento. Il presidente Tallini e il Consiglio regionale nella sua interezza hanno dimostrato di avere grande senso civico nell’approvare la fusione delle due aziende, riconoscendo ad essa carattere qualificante per il futuro di tutto il sistema sanitario calabrese». In conclusione, Crinò auspica che «quanto prima venga data piena operatività alle Commissioni consiliari permanenti affinché la Calabria possa essere protagonista di una fase di rilancio e di rinnovamento e di una nuova stagione di sviluppo».
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