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Pd e Callipo contro le riaperture di Santelli. «Tempismo irresponsabile»

I dem: «Senza parole, eventuali contagiati avranno il diritto di chiedere i danni alla Regione». Il capogruppo di “Io resto in Calabria”: «Si gioca sulla pelle dei calabresi per calcoli politici»

Pubblicato il: 29/04/2020 – 23:53
Pd e Callipo contro le riaperture di Santelli. «Tempismo irresponsabile»

CATANZARO Il gruppo del Pd e il capogruppo di “Io Resto in Calabria” in Consiglio regionale, Pippo Callipo, contestano l’ordinanza con cui questa sera il presidente della Regione, Jole Santelli, ha disposto una serie di aperture a partire da domani, 30 aprile. «L’ordinanza appena pubblicata dalla presidente Santelli ci lascia senza parole», scrive in una nota il gruppo regionale del Pd, definendo il provvedimento della governatrice «del tutto fuori da ogni logica e, anticipando senza una ragione, le disposizioni nazionali che entreranno in vigore il 4 maggio, dimentica ogni senso di responsabilità istituzionale. La presidente Santelli si avventura contro un dpcm che nasce dalla ponderata concertazione con una task force di esperti che studiano la situazione da settimane e hanno messo a punto un piano graduale, proprio per evitare disastri».
Secondo il gruppo del Pd, «tutti i report fin qui prodotti dimostrano che le regioni che rischiano di più, sono proprio quelle, come la nostra, finora lambite in maniera attenuata dal contagio. Se, in violazione di norme sanitarie nazionali, ripartiranno i contagi in quei bar o ristoranti che aprono (tra l’altro senza linee guida nazionali), quelle persone avranno tutto il diritto di chiedere i danni alla regione. Se, oltre a essere del tutto illogico, quello della Santelli fosse anche un gioco politico per creare divisioni fra i diversi livelli istituzionali, la cosa – sostiene il gruppo del Pd in Consiglio regionale – sarebbe ancora più grave. L’unità del Paese e la sua tenuta non possono essere oggetto di simili improvvisazioni. Invitiamo, pertanto, la presidente a ritirare immediatamente questa sciagurata ordinanza, anche al fine di evitare che si crei sul nostro stesso territorio un conflitto istituzionali tra sindaci e regione».
PIPPO CALLIPO A sua volta, il leader di “Io Resto in Calabria, Pippo Callipo, commenta: «Invitiamo i cittadini calabresi ad essere molto cauti e siamo certi che si dimostreranno più responsabili di chi li governa. Fino a pochi giorni fa la presidente della Regione Jole Santelli parlava di tenere chiusa la Calabria fino a fine maggio, oggi addirittura anticipa la fase 2 andando ben oltre le riaperture che il governo ha annunciato per il 4 maggio. Quella annunciata stasera dalla presidente Santelli, con un tempismo quantomeno irresponsabile perché prevede le riaperture già per domani, è un’ordinanza – prosegue Callipo – molto imprudente ed evidentemente incoerente con quanto sostenuto da lei stessa fino a ieri». A parere di Callipo, «l’ordinanza, poi, contrasta con quanto previsto dai provvedimenti governativi e, oltre che pericolosa, è utile solo a un eventuale contenzioso con il governo di cui proprio non si sentiva il bisogno. Non vorremmo che tutto ciò risponda a una strategia politica concordata tra i governatori di centrodestra. Se così fosse, vorrebbe dire che si sta giocando sulla pelle dei cittadini calabresi per meri calcoli politici. In un’emergenza come quella attuale non si può governare in balìa di interessi di partito o di improvvidi sbalzi d’umore. Intanto – conclude il capogruppo di Io Resto in Calabria – di misure concrete sul piano economico, sanitario e sociale neanche l’ombra».
IL COMMISSARIO GRAZIANO «La presidente Santelli dovrebbe mettere davanti a tutto la tutela della salute dei cittadini calabresi invece si piega ai giochi politici del centrodestra nazionale, firmando un’ordinanza non in linea con le misure governative che entreranno in vigore il 4 maggio. E’ un atto di grande irresponsabilità. Ritiri subito il provvedimento». Lo dichiara il commissario regionale del Partito democratico della Calabria Stefano Graziano. «La Santelli ignora – aggiunge Graziano – che l’ultimo dpcm è stato varato sulla base dei pareri formulati dal Comitato tecnico scientifico nazionale. Sappiamo bene che c’è bisogno di far ripartire l’economia e in particolare quei settori che ormai sono in grande difficoltà dopo due mesi di chiusura ma bisogna farlo in sicurezza per la salute di esercenti e avventori».

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