CATANZARO «Le dichiarazioni della presidente Santelli in merito a “800 persone” che non si sa perché, a quale titolo e con quali mansioni sarebbero presenti negli uffici della Regione Calabria, appaiono, con tutta evidenza, di una gravità tale da richiedere immediati chiarimenti. Per questo, il gruppo del Partito democratico in seno al consiglio regionale ha depositato una interrogazione volta a ricevere delucidazioni senza indugi». Lo dichiara il capogruppo Domenico Bevacqua, unitamente ai consiglieri Guccione, Irto, Notarangelo e Tassone. «Quanto asserito dalla presidente Santelli nella seduta consiliare di lunedì 27 aprile scorso – prosegue Bevacqua – non può certo passare sotto silenzio: nel momento in cui la presidente accenna a “progetti, strutture, aziende che lavorano lì, gente che viene da fuori”, ha il dovere di precisare, fare nomi e cognomi. Specialmente nel momento in cui invita ed esorta la minoranza a collaborare per fare luce: noi siamo prontissimi, ma vorremmo prima di tutto capire di cosa stiamo parlando. Quali sono le fonti e i dati che supportano le affermazioni della presidente? Quali sono i Dipartimenti regionali, gli uffici, i relativi dipendenti o i soggetti esterni all’amministrazione regionale cui la presidente intende riferirsi? Sono risposte – spiega il capogruppo del Pd – alla quali non si può sottrarre. Sarebbe davvero deplorevole se, a un’enunciazione non meglio delucidata, espressa nel corso di una seduta del massimo organo legislativo rappresentativo della volontà dei cittadini calabresi, non seguissero quelle puntualizzazioni cui i calabresi hanno diritto e senza le quali si profilerebbe una delegittimazione complessiva e generale delle istituzioni regionali».
IL M5S: «CHI SONO GLI IMBOSCATI?» Anche il Movimento Cinquestelle chiede alla presidente di fare un passo avanti e approfondire la propria denuncia. «La presidentessa della Calabria, Jole Santelli, faccia i nomi dagli 800 “imboscati” negli uffici regionali. Così, al di là dei colori e degli steccati politici saremo al suo fianco nella denuncia dei responsabili, per voltare pagina una volta per tutte». Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5S Francesco Sapia, Paolo Parentela, Giuseppe d’Ippolito e Bianca Laura Granato, che precisano: «La Regione ha bisogno di una riorganizzazione capillare degli uffici. A riguardo bisogna subito eliminare gli abusi. Occorre mandare a casa, come abbiamo sempre detto, chi non serve all’amministrazione e magari continua a lavorare con qualche trucco grazie a vecchie spinte politiche. Apprezziamo dunque le recenti dichiarazioni di Santelli e siamo pronti ad appoggiarla in una vera opera di pulizia degli uffici della giunta e del consiglio calabresi». «Come noto, nei decenni la Regione – proseguono i parlamentari del Movimento 5 Stelle – è diventata un pozzo senza fondo per comitati d’affari e interessi elettorali. Abbiamo a lungo denunciato retribuzioni pubbliche da capogiro, ingiustificabili, l’assegnazione di premi di produttività senza risultati, l’uso di risorse regionali a beneficio della gola e della gloria di interi carrozzoni politici, incarichi clientelari basati sulla fedeltà a partiti e altre situazioni molto gravi che hanno determinato l’apertura di inchieste da parte della magistratura ordinaria e contabile». «Oggi – concludono i 5 Stelle – registriamo con favore l’indirizzo espresso dalla presidentessa Santelli e mettiamo a sua disposizione, quindi a vantaggio dei cittadini, tutte le competenze acquisite con la nostra attività di controllo della spesa pubblica regionale, condotta con costanza pur senza avere nostri rappresentanti nell’assemblea legislativa calabrese».
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