REGGIO CALABRIA E’ tempo di ripartire per tutti, anche per i musei. L’obiettivo è quello di renderli nuovamente fruibili il prossimo 18 maggio, ma nel frattempo le strutture museali si preparano all’afflusso dei visitatori con un solo obiettivo: ripartire con la massima sicurezza. E’ così che sta lavorando con il suo staff Carmelo Malacrino, direttore del museo nazionale di Reggio Calabria. «E’ stata una ferita per tutti vedere il museo chiuso al pubblico, ma comunque la struttura è stata mantenuta attiva e operativa anche in questa fase di lockdown -spiega Malacrino nel corso di 20.20 -. Il museo non è mai stato abbandonato, il personale di vigilanza ha assicurato i controlli sia nelle ore notturne che in quelle diurne. Il mio compito, così come di tutto lo staff è stato quello di gestione dei servizi anche nel momento in cui la salute di tutti era prioritaria. Il museo funziona, siamo al lavoro chi in smart chi fisicamente. Ma anche per assicurare la continuità amministrativa e programmare anche la riapertura». Ancora nessuna informazione ministeriale è arrivata al museo Reggino ma le indicazioni del direttore sono già definite: «La riapertura sarà basata sulla prudenza, necessaria, per permettere di visitare tutto in massima sicurezza. Questo sia per i visitatori che per i lavoratori in servizio – aggiunge il direttore del Museo -. La sicurezza ha sempre guidato la mia direzione. Efficienza, accoglienza e sicurezza. Istallammo i metal detector all’ingresso per dare un livello di sicurezza maggiore e tanto dovremo fare in questa rielaborazione del museo nella fase post covid-19». E le idee sono chiare anche sugli allestimenti. «Penso a “Tesori del regno”, dove abbiamo riportato in Calabria tanti tesori custoditi nel museo archeologico di Napoli e che raccontano una pagina importantissima dell’archeologia Calabrese. Reperti che vengono da tutta la calabria, è una bellissima opportunità per scoprire il museo del Regno di Napoli»
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