LAMEZIA TERME «Siamo in una situazione difficile: noi promoter calabresi cerchiamo di proporre grandi eventi musicali, ma si è aggiunto un problema che è insopportabile, perché non si riesce davvero a capire quando partirà per noi la ripresa». Il promoter Maurizio Senese conosce bene le difficoltà di un settore che vive di eventi. E che degli eventi è privato per un’emergenza sanitaria dai tempi imprevedibili.
«Il problema vero – spiega ai microfoni dell’AltroCorriere Tv – sono centinaia, migliaia di operatori, tecnici, personale dello spettacolo che sta dietro le quinte: sono rimasti senza lavoro e senza nessun aiuto dallo Stato in questo momento. Ci preoccupa il futuro, non il momento». Anche perché – la distinzione per Senese non è banale – ci sono «molti, e tra questi decine di associazioni, che lavorano nello spettacolo e sono interamente finanziati dalla Regione Calabria, imprese come la mia hanno dipendenti, operai, e poi ci sono centinaia di persone che si aggiungono con prestazioni occasionali per i vari concerti. Le loro prospettive mi preoccupano molto». E un’altra preoccupazione è l’indeterminatezza che si vive nelle comunicazioni ufficiali. «Non ci danno notizie – spiega Senese nella puntata del talk 20.20 –. Un ministero che non dà notizie ci preoccupa perché disorienta gli imprenditori. Ascoltiamo tutti il premier Conte, ma non ci dà degli indirizzi per il futuro ma delle prescrizioni ogni 15 giorni. Le imprese hanno bisogno di altro». La preoccupazione è quella per le «centinaia di persone senza soldi in tasca, sono quattro mesi che non lavoriamo, l’ultimo spettacolo è stato fatto a gennaio. Quest’estate la Summer Arena non ci sarà, in autunno non ci saranno spettacoli. Ma quando inizieremo a lavorare? Questo è il problema».
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