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Abramo “equilibrista” tra governo e Santelli: Catanzaro “riapre” ma (ancora) senza i tavoli fuori dai bar

Ordinanza del sindaco in vigore da lunedì: il provvedimento «armonizza» i decreti nazionali e regionali ma non c’è la misura “cara” alla governatrice. Il primno cittadino in serata poi specifica: «…

Pubblicato il: 02/05/2020 – 17:47
Abramo “equilibrista” tra governo e Santelli: Catanzaro “riapre” ma (ancora) senza i tavoli fuori dai bar

CATANZARO Sergio Abramo “riapre” in modo consistente Catanzaro ma non segue totalmente l’ordinanza della presidente della Regione, Jole Santelli, mettendosi in una sorta di “linea di mezzo” tra la governatrice, del suo stesso schieramento di centrodestra, e il governo nazionale. E’ quanto emerge dall’ordinanza che il sindaco di Catanzaro, calato in un ruolo “democristiano” da equilibrista tra i livelli istituzionali, ha adottato oggi sulla fase 2, ordinanza che sarà in vigore dal 4 al 17 maggio. «Il dispositivo che il primo cittadino ha illustrato e condiviso con il presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, e con i capigruppo di maggioranza e opposizione nel corso di una riunione tenutasi a Palazzo De Nobili questa mattina, armonizza – si legge in una nota di Palazzo De Nobili – i decreti dei governi nazionale e regionale». Nella nota si specifica che «Abramo, condividendone lo spirito, ha recepito i punti previsti dall’ordinanza firmata dalla presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, il 29 aprile scorso, ad esclusione, soltanto, di quello relativo al servizio ai tavoli di bar e ristoranti dal momento che “si verrebbero a creare – è stato sottolineato – disparità fra esercenti, considerando la particolare conformazione morfologica della città”». Con l’ordinanza, in particolare, a Catanzaro vengono dunque «autorizzati il servizio d’asporto e a domicilio di ristoranti, bar, pizzerie, pub, pasticcerie, rosticcerie, gelaterie; l’apertura di parchi, ville, giardini, spiagge, pinete, lungomare e cimiteri comunali, all’interno dei quali si dovrà comunque rispettare la distanza minima di sicurezza e sarà vietato ogni assembramento; gli sport e l’attività motoria in forma individuale, anche accompagnati da bambini o persone diversamente abili (purché si rispettino le distanze già previste dal Dpcm), anche al di fuori dei confini comunali, ma solo se non contrasta con le ordinanze in vigore negli altri centri; possibilità di apertura pure la domenica dei supermercati e di ogni altra attività commerciale prevista nell’allegato 1 del Dpcm del governo; riapertura attività negozio-bar self service attraverso distributori automatici che vendono 24 ore su 24 bevande e alimenti confezionati; riapertura attività del mercato alimentare all’aperto nella sola area ex Teti, nel quartiere Lido, giovedì mattina e, in via straordinaria, anche il venerdì mattina; Rimane in vigore il divieto di utilizzo delle slot machine negli esercizi commerciali aperti: “Divieto necessario per evitare stazionamenti”, hanno detto i partecipanti alla riunione». Nel corso della settimana – informa ancora Palazzo De Nobili – «il sindaco, il presidente del Consiglio, l’assessore alle Attività economiche, Alessio Sculco e i capigruppo si riuniranno con i rappresentanti delle organizzazioni di categoria per valutare alcune soluzioni in merito a problematiche relative al comparto della ristorazione».
L’ULTERIORE SPECIFICAZIONE DI ABRAMO A distanza di qualche ora dalla prima nota, Abramo poi specifica ulteriormente. In primo luogo, il sindaco di Catanzaro invita tutti i cittadini a tenere comportamenti improntati alla massima cautela. «Anche se la situazione sta lentamente migliorando non possiamo fare come se nulla fosse o che tutto sia passato», ha detto il primo cittadino affidandosi «al senso di responsabilità che i catanzaresi hanno ampiamente dimostrato nel corso di questi due, difficilissimi mesi». Abramo ha inoltre ribadito come l’amministrazione comunale, con questa sua nuova ordinanza, «ha recepito in pieno, condividendone lo spirito, l’ordinanza diramata dalla presidente Santelli lo scorso 29 aprile». «Stiamo programmando con le associazioni di categoria e con i comitati – ha evidenziato il sindaco – riunioni ad hoc, che si terranno nel più breve tempo possibile, per rendere attuabili i servizi al tavolo all’aperto da parte di bar e ristoranti, oggi difficili per via della particolare morfologia della città che non consente a tutti gli esercenti di poter sfruttare spazi esterni». (c.ant.)
 

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