COSENZA «E’ davvero una festa anomala, ma questo non ci impedisce comunque di vivere San Francesco di Paola e la sua festa». Lo dice all’Agi padre Francesco Trebisonda, rettore del Santuario di Paola (Cosenza). Come tradizione, oggi sarebbero iniziati i festeggiamenti in onore del Santo patrono della Calabria e della gente di mare, ma, tutto si svolgerà a porte chiuse per l’emergenza coronavirus. Stamattina il parcheggio, normalmente molto affollato, era deserto e sul piazzale del santuario c’erano solo degli operai, al lavoro per il ripristino di alcuni locali. «Io chiederei subito al Santo la fine di questa emergenza, che sta ferendo tanti cuori e tante famiglie – ha detto Padre Francesco – e anche che possa intervenire con il suo particolare patrocinio per far ritornare il lavoro, altra nostra emergenza. Quest’anno la festa si ridurrà solo alla giornata del 4 maggio, che poi è il giorno della festa regionale, – ha detto il rettore del santuario – e tutto sarà a porte chiuse, con una messa e una cerimonia, alle 11, alla presenza del Vescovo di Cosenza, Mons. Francesco Nolè, della presidente della Regione, Jole Santelli, e del sindaco di Paola, Roberto Perrotta, cerimonia che sarà diffusa in diretta su Internet, su Youtube e su Facebook».
Celebrazioni religiose a porte chiuse e nessuna cerimonia civile. Ma la festa potrebbe solo essere rimandata. «Le cose stanno andando in un certo modo e forse la pandemia ci ha fatto trovare uno spirito nuovo per essere cittadinanza attiva – dice il sindaco di Paola – e chissà, magari quando tutto sarà passato ci sarà anche tempo e modo per festeggiare. Adesso facciamo festa nel cuore».
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