Dal 2 marzo al 1 maggio sono stati consegnati dalla ProCiv nazionale alla Regione Calabria 129.600 tamponi. La Regione Calabria ha effettuato ad oggi 35.975 tamponi. Dunque, sono tuttora disponibili 93.625 (#novantatremilaseicentoventicinque) tamponi, sufficienti per tutti coloro che rientreranno in Calabria nei prossimi giorni grazie al decreto che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il 26 aprile e che ha messo fuori gioco le ordinanze regionali che impedivano il ritorno a casa di studenti e lavoratori calabresi.
Abbiamo i tamponi; usiamoli. Usiamoli nelle stazioni di arrivo dei pochi treni viaggianti e dei rari autobus disponibili, negli aeroporti, nelle aree di controllo sulle autostrade, sulla base della registrazione preventiva richiesta dalla Regione.
Non è difficile organizzare unità mobili attrezzate per effettuare il tampone immediatamente all’arrivo, pronte ad operare negli stessi luoghi dove già ora viene misurata la temperatura. Bastano pochi minuti.
No, non è difficile: altre regioni hanno istituito unità mobili per i tamponi drive-in (come l’Emilia Romagna ed il Lazio) ed altre, invece, unità attrezzate per il prelievo on-the-road o addirittura il casello-tampone di Napoli.
Solo così avremo una mappatura sanitaria immediata e completa dei rientri. Al momento dell’arrivo, non dopo. Nell’interesse di tutti.
Chiudere è facile. Per ripartire in sicurezza, invece, abbiamo bisogno di organizzazione e di programmazione. Cioè, di governo.
*deputato del Partito democratico
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