CATANZARO L’età media dei positivi al Coronavirus è 52,4 anni, l’età media dei deceduti per Coronavirus è 82,02 anni. E’ quanto emerge dal report settimanale curato dal Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, report che fornisce dati e analisi sull’epidemia dal suo inizio in Calabria, dal 28 febbraio: l’ultimo periodo sotto osservazione del report, curato dal settore 9 del Dipartimento regionale, si estende fino al 29 aprile. Secondo quanto evidenziato nello studio, a quella data il totale dei test è stato di 34.914, con 1.102 casi positivi e 86 deceduti.
I CASI POSITIVI Su 1.066 soggetti positivi censiti prevalgono le donne, ma di poco (541 rispetto ai 525 uomini), con un’età media di 52,6 anni per le donne e 52,2 anni per gli uomini e una complessiva età media dei contagiati attestata a 52,4 anni, praticamente la stessa della precedente rilevazione al 19 aprile (52,5). Di questi – si evidenzia nel report – i soggetti in età pediatrica contagiati rappresentano il 6,7% del totale, con complessivi 72 casi, per un’età media di 11,1 anni. Nel report del Dipartimento Tutela della Salute, poi, si rimarca che «è documentato che i soggetti maggiormente a rischio d’infezione sono coloro che si trovano a contatto stretto con pazienti affetti da Covid-19, in primis gli operatori sanitari impegnati in assistenza diretta ai casi. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, sono molti i professionisti sanitari che hanno contratto il virus, risultando, su scala nazionale, una delle categorie maggiormente colpite. Al 29 aprile 2020, sono stati riportati al sistema di sorveglianza della piattaforma dell’Istituto Superiore di Sanità 14.066 casi di Covid 19 tra gli operatori sanitari: di questi, 91 in Calabria. Diversamente di quanto avviene nella popolazione generale, negli operatori sanitari calabresi in questa prima analisi, si osserva un numero maggiore di casi di sesso femminile rispetto al numero di casi di sesso maschile. Il primo caso di Covid tra gli operatori sanitari si è verificato nella provincia di Crotone, mentre il numero maggiore di casi si è riscontrato nella provincia di Catanzaro, in seguito al focolaio individuato presso una Rsa».
LE STRUTTURE RESIDENZIALI Secondo il report del Dipartimento regionale, «una seconda categoria di soggetti a rischio è rappresentata dagli ospiti delle strutture residenziali sociosanitarie. In tali strutture gli ospiti, in genere con un’età superiore ai 60 anni, spesso presentano patologie multiple, croniche, fragilità e disabilità. Tale categoria di soggetti è potenzialmente a maggior rischio di evoluzione grave, qualora colpiti da Covid-19»: nel periodo sotto osservazione, quindi fino al 29 aprile, i casi confermati riconducibili a queste strutture, inclusi gli operatori sanitari e socio sanitari e i contatti sono 206 (sui 1.066 considerati, pari al 19,3% del totale dei contagiati), con un’età media di 67,8 anni. Inoltre «la percentuale dei casi positivi sul totale dei soggetti testati ha raggiunto un massimo in data 16 marzo (10,9%), per poi decrescere, in modo più marcato, dal 28 marzo, fino ad arrivare al 3,3% in data 29 aprile».
L’ANDAMENTO DELL’EPIDEMIA Per quanto riguarda l’andamento dell’epidemia, «nel periodo di osservazione il valore più alto (96 nuovi casi) è stato raggiunto in data 27 marzo in relazione con il manifestarsi di un focolaio all’interno di una Rsa. Dal 16 aprile i casi attivi hanno iniziato a decrescere, nche se in modo altalenante: dal valore di 847 si è scesi a 753 in data 29 aprile. Per quanto riguarda l’’andamento dei casi attivi per 1000 abitanti in Regione Calabria, nel periodo sotto osservazione il valore massimo è stato raggiunto l 16 aprile con 0,435 casi per 1000 abitanti (pari a 4,35 casi per 10000 abitanti) e al 29 aprile il valore registrato è pari a 0,387 (3,87 casi per 10.000 abitanti).
I DECESSI Per quanto riguarda i decessi per Coronavirus, il Dipartimento regionale Tutela della Salute evidenzia che «in data 13 aprile, per la prima volta durante l’epidemia, il numero dei guariti ha superato il numero dei deceduti e la divaricazione tra guariti e deceduti è andata progressivamente aumentando». Alla data del 29 aprile il tasso di letalità (percentuale dei deceduti su totale casi positivi) è pari a 7,80%». Degli 86 deceduti censiti al 29 aprile in Calabria, si registra una prevalenza degli uomini sulle donne (52 rispetto a 34): l’età media dei deceduti è 82,02 anni (donne 85,03, uomini 74,98 anni). Con riferimento alle patologie pregresse dei contagiati deceduti, complessivamente, 8 pazienti (9,3% del campione) presentavano 0 patologie, 23 (26,7%) presentavano 1 patologia, 23 presentavano 2 patologie (26,7%), 11 presentavano 3 patologie (12,8%) e 21 presentavano 4 o più patologie (24,4%). Tra le patologie preesistenti più frequenti, l’ipertensione arteriosa (38,4%), la broncopneumopatia cronica ostruttiva (19,8%), il diabete mellito tipo 2 (17,4%) e la demenza (16,3%).
I TAMPONI Per quanto riguarda i tamponi effettuati, per 1000 abitanti, nel report della Regione si specifica che La Calabria, alla data del 29 aprile 2020, registra un tasso del 17,93, il secondo più altro tra le regioni del Sud dopo la Basilicata (20,1) e prima di Sicilia e Puglia (rispettivamente 15,07 e 14,97). (c.ant.)
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