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Catanzaro, quel cambio di destinazione d’uso che fa discutere

Il Consiglio provinciale approva un atto di indirizzo per destinare un immobile a sede del comando della Finanza, ma gli studenti del Liceo Siciliani protestano duramente: «Quel fabbricato toccava …

Pubblicato il: 07/05/2020 – 7:18
Catanzaro, quel cambio di destinazione d’uso che fa discutere

CATANZARO Il Consiglio provinciale di Catanzaro, presieduto dal presidente Sergio Abramo, ha dato il via libera all’atto di indirizzo per la modifica di destinazione del fabbricato in costruzione in località Siano.
LA DELIBERA Nello specifico, il Consiglio provinciale, all’unanimità, ha valutato positivamente la possibilità di trasferire allo Stato, mediante alienazione, l’immobile sito in località Siano attualmente in corso di costruzione con funzione di Liceo Scientifico, per allocarvi la nuova sede regionale del comando della Guardia di Finanza, previa verifica della sussistenza delle condizioni tecniche, nonché della definizione e regolarizzazione di tutti gli aspetti procedurali. «Qualora l’interesse oggi manifestato si concretizzasse – si legge nella delibera – il trasferimento dovrebbe avvenire senza oneri a carico dell’ente provinciale e con un piano di spesa/entrata che tenga conto dell’attuale stato della spesa e dei finanziamenti richiamati e dei rapporti con l’ente Regione, finanziatore in parte dell’edificio scolastico nonché del costo del terreno di proprietà. L’eventuale alienazione dovrà conseguire a un accurato calcolo dei costi sostenuti, dello stato del finanziamento regionale e del valore del terreno di proprietà nonché del complesso immobiliare e sarà comunque oggetto di successiva separata approvazione». Erano presenti alla seduta del Consiglio provinciale il vicepresidente Antonio Montuoro, i consiglieri Baldassarre Arena, Marziale Battaglia, Nicola Azzarito Cannella, Gregorio Gallello, Luigi Levato, Filippo Mancuso, Giuseppe Pisano, Ezio Praticò, Fernando Sinopoli e Davide Zicchinella.
LA PROTESTA DEL “SICILIANI” L’esito dei lavori del Consiglio provinciale tuttavia è stato fortemente contestato. In una nota, i rappresentanti degli studenti del Liceo Siciliani Alessandro Pitaro, Dario Calidonna, Francesco Ventura, Raffaele Papandrea, Mariachiara di Lorenzo, Carlo Nisticò, sostengono che l’istituto «subisce uno scippo imperdonabile: la sua nuova sede, che dovrebbe sorgere in località Siano, è stata “derubata” per “allocarvi la nuova sede regionale del comando della Guardia di Finanza”. Questa inammissibile decisione è stata presa dal Consiglio provinciale di stamani, presieduto dal Sindaco Sergio Abramo, nel silenzio assordante dell’emergenza mondiale Coronavirus. È un atto imperdonabile e grottesco». Gli studenti ricordano che «da oramai più di due decenni si vocifera dell’edificazione di una nuova sede che sostituisca i plessi oramai obsoleti e pieni di criticità: ad oggi, infatti, il “Liceo Scientifico L. Siciliani” è tristemente diviso in due plessi distaccati: la sede centrale in via Turco, 7 e la sede succursale sita in Palazzo Petrucci. Ambedue le sedi, tuttavia, presentano notevoli criticità: in primis, la mancanza di gran parte delle certificazioni obbligatorie ma soprattutto le attuali sedi sono indecorose e non idonee ad ospitare oltre 830 Studenti. La nuova sede, che oramai da circa un decennio è in costruzione presso il quartiere di Siano di Catanzaro, e che è costata ad oggi circa 9 milioni di euro, era per gli Studenti e per tutti gli operatori scolastici del Liceo Scientifico una speranza e una grande prospettiva per il futuro del Glorioso Liceo Siciliani. Pertanto, con questa decisione assunta dal presidente Abramo e dalla Provincia, è stata scritta una bruttissima pagina non solo per il nostro Liceo, ma anche per tutta la provincia di Catanzaro». Secondo gli studenti «la cosa altrettanto grave, derivante da questa assurda decisione, è che non è stata nemmeno offerta al Liceo Siciliani un’alternativa adeguata e moderna, specie in un tragico momento come quello attuale. Disapproviamo tale ingiusta scelta della Provincia e contro di essa ci mobiliteremo con tutte le nostre forze, sensibilizzando tutta la cittadinanza di Catanzaro a sostenerci in questa battaglia, e annunciamo fin da ora che scriveremo al Presidente della Repubblica perché impedisca questo scempio».
 

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