CETRARO Il reparto Covid-19 allestito nel polo ospedaliero di Cetraro è pronto per essere dismesso. La decisione è stata assunta dai vertici sanitari dell’Asp di Cosenza che hanno incontrato il sindaco della città tirrenica Angelo Aita. Gli unici due pazienti ricoverati nel nosocomio Tirrenico saranno trasferiti a Cosenza e nell’ospedale di Cetraro, seppur nelle prossime settimane si opererà in massima sicurezza, il personale sanitario non dovrà più occuparsi di pazienti infetti da coronavirus. «E’ un provvedimento che permetterà di riattivare tutte le attività ospedaliere in assoluta sicurezza senza più disagi per gli operatori sanitari e per gli utenti costretti per la diagnostica a spostarsi in altri presidi» ha spiegato il sindaco Aita. Quello di Cetraro, infatti, è l’ospedale più servito non solo per i ricoveri ma anche per la diagnostica di tutto il comprensorio che comprende i comuni dell’alto Tirreno. Nelle settimane in cui tutta l’Italia era nel cuore della pandemia, anche un dentista cetrarese si è ammalato di Covid. Ha sconfitto la malattia solo dopo giorni di cure e controlli costanti da parte dei sanitari.
IL PUNTO NASCITA Sviluppi potrebbero esserci anche per quanto riguarda i lavori che interessano direttamente il punto nascita. La questione divenne di dominio pubblico, quando, la scorsa estate una donna originaria di Montalto Uffugo, per cause che saranno accertate con un processo di natura penale, ha perso il suo secondo genito. Il sindaco, per superare le difficoltà strutturali, ha chiesto all’Asp di Cosenza di poter realizzare alcuni interventi. Sono circa 10 mesi che nessuno più nasce all’ospedale di Cetraro. Nel mese di novembre, l’Asp di Cosenza ha predisposto un progetto finalizzato alla risoluzione di quanto chiesto per l’accreditamento per una somma complessiva di euro 273.360,00. Il progetto prevedeva interventi di lavori edili ed impiantistici per euro 85.000,00, la fornitura di apparati elettromedicali per euro 135.000,00 ed euro 53.360,00 per somme a disposizione. I lavori sarebbero dovuti iniziare il 7 gennaio di questo anno e concludersi nei successivi 45 giorni, ma ad oggi tutto è bloccato. Per questo Aita, pur di dare alla comunità un centro nascita, ha chiesto all’Asp di: «Essere autorizzato ad eseguire direttamente come Comune di Cetraro i lavori edili ed impiantistici inerenti all’apertura del Punto Nascita dello Spoke Cetraro-Paola, cosi come da progetto previsto dall’ingegneria clinica dell’Asp di Cosenza. I fondi per i lavori edili ed impiantistici saranno reperiti direttamente dal Comune di Cetraro con fondi propri e attraverso donazioni con una raccolta pubblica».
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