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"Riparti Calabria", «strano che a erogare i fondi sia Arcea»

Parlamentari M5S incalzano la presidente Santelli sul piano per affrontare l’emergenza. «L’ente dovrebbe occuparsi dei fondi per il solo settore agricolo. Giusta la protesta dei ristoratori di Cata…

Pubblicato il: 08/05/2020 – 18:59
"Riparti Calabria", «strano che a erogare i fondi sia Arcea»

CATANZARO «Fa tanto riflettere la protesta del comitato dei ristoratori di Catanzaro contro i 120 milioni a fondo perduto annunciati dalla presidentessa Jole Santelli. Secondo i manifestanti l’intervento, denominato “Riparti Calabria”, è un bando vergognoso ad accesso limitato». Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5S Francesco Sapia, Giuseppe d’Ippolito, Bianca Laura Granato e Paolo Parentela, che aggiungono: «Non passano inosservati tali giudizi, accompagnati dalla consegna dei registratori di cassa all’Agenzia delle entrate da parte di questo comitato, che conta 240 imprenditori associati, nel complesso con 6.000 dipendenti. Chiediamo a Santelli – proseguono i parlamentari del Movimento 5 Stelle – di chiarire il reale impatto economico delle misure in questione, come pure di spiegare perché debba essere Arcea il soggetto erogatore di questi aiuti a fondo perduto, se per statuto ha invece il compito di erogare i contributi destinati al solo settore agricolo. Vogliamo approfondire gli effetti di queste erogazioni regionali sulla salvaguardia delle imprese e dei lavoratori. Ci auguriamo che al di là della cifra totale non si tratti di acqua fresca il tessuto produttivo, che necessita di un farmaco potente». «Siamo convinti – precisano i parlamentari – che in questa fase si debbano sostenere le imprese e le partite Iva, senza dimenticare i professionisti colpiti dalla crisi. Tuttavia, per la Calabria urgono interventi specifici che avvantaggino le imprese nel breve, nel medio e nel lungo periodo. In questo senso la proposta di una No Tax Area, avanzata dall’imprenditore antimafia Antonino De Masi e da noi subito sposata e rilanciata, può essere discussa dalle parti politiche, senza pregiudizi e per il solo bene della regione». «Non vorremmo – concludono i 5 Stelle – che si perdesse l’opportunità di tornare alla politica vera, capace di analisi e di visione. Non vorremmo che la solita logica della famiglia, che sembra ispirare le battaglie di esponenti del centrodestra, per esempio le ultime di Domenico Furgiuele, avesse ancora una volta la meglio sull’interesse di tutti i calabresi».

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