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Sistema rifiuti in tilt, a Crotone è emergenza

Akrea pianifica l’uscita dalla crisi entro la prossima settimana. Fuori uso parte del termovalorizzatore di Gioia Tauro. Preoccupano le notizie sull’ampliamento della discarica di Columbra

Pubblicato il: 08/05/2020 – 18:50
Sistema rifiuti in tilt, a Crotone è emergenza

di Gaetano Megna

CROTONE
Ci vorrà probabilmente mercoledì prossimo per chiudere il cerchio sull’emergenza rifiuti. Lo rende noto l’Akrea, società in house, che effettua la raccolta e il conferimento dei rifiuti nella città di Crotone. L’emergenza, scoppiata la fine della scorsa settimana, ha determinato molti disagi in città, dove i cumuli di spazzatura che sommergono i cassonetti sono ancora visibili in molti punti. A determinare il problema è stata una questione tecnica, che ha impedito al termovalorizzatore di Gioia Tauro di continuare ad accogliere il 100% dei rifiuti provenienti dall’impianto di lavorazione di Ponticelli, gestito dalla società Ekrò. A Gioia Tauro non funzionano due linee di attività e vanno ripristinate. Il sistema a Crotone, quindi, è andato in tilt e l’impianto di lavorazione di Ponticelli ha ridotto del 50% il conferimento di Crotone. I rifiuti non raccolti sono prima stati accumulati nelle vasche di stoccaggio dell’impianto di Ponticelli e, poi, a vasche piene, sono rimasti per strada. Negli ultimi giorni, infatti, in tanti punti della città lo spettacolo dei cassonetti stracolmi ha fatto temere il peggio, alla luce anche delle temperature quasi estive che si stanno avendo. Cassonetti pieni e puzza di monnezza anche questa mattina. Secondo quanto riferisce Akrea, mercoledì sera la Regione Calabria ha autorizzato la società Ekrò «a portare in discarica in via prioritaria l’indifferenziata dell’Ato Crotone». Ieri, quindi, si è potuto procedere con lo svuotamento delle vasche di stoccaggio di Ponticelli e nella discarica sono stati conferiti 100 tonnellate di rifiuti e “altrettante se ne prevedono oggi e domani”. La discarica che accoglie è quella di Columbra, che avrebbe esaurito da tempo l’aumento della capienza pari a 120.000 tonnellate deciso dall’ex governatore della Calabria Mario Oliverio, con un’ordinanza contingibile e urgente. Il conferimento autorizzato da Oliverio scade il prossimo mese di giugno.
SE LO SPAZIO NON C’E’ SI CREA Lo scorso 10 aprile la Regione ha autorizzato un nuovo sobbalzo sulla “collina” di Columbra per recuperare lo spazio che si è venuto a determinare con l’abbassamento dei rifiuti dovuti al peso e l’eliminazione del percolato. Si tratta di nuove 7.000 tonnellate. Secondo l’ipotesi che ha determinato la nuova autorizzazione le nuove 7.000 tonnellate non dovrebbero fare aumentare l’altezza fissata dall’ordinanza Oliverio, avverso alla quale sono stati presentati ben due ricorsi al Tribunale amministrativo regionale della Calabria. Magari non sarà vero, ma a Crotone c’è chi dice che, con il conferimento delle 7.000 tonnellate autorizzate dalla Regione lo scorso mese di aprile, si sfonda anche il limite di altezza fissata da Oliverio. D’altra parte la Regione vorrebbe puntare ad aumentare la capacità di Columbra. Secondo quanto riferito, l’assessore regionale all’Ambiente, Capitano Ultimo, in una riunione con l’Ato Crotone, tenutasi alla fine dello scorso mese di aprile, avrebbe ipotizzato un aumento della capienza di Columbra per fare fronte ai bisogni calabresi, considerata la scarsa presenza di discariche nel territorio regionale. L’estate è alle porte e c’è la necessità di individuare una soluzione “temporanea” per conferire i rifiuti e non lasciarli per strada. Non è una novità, in Calabria non si programma e le soluzioni si individuano sempre sotto la spinta dell’emergenza. Se mancano le discariche resta comunque aperta l’opzione Columbra. I rifiuti da qualche parte bisogna pure portarli. Sempre secondo quanto riferito, la proposta del Capitano Ultimo sarebbe stato subito “stoppata” dal commissario prefettizio di Crotone, Tiziana Costantino, che era presente alla riunione. Il problema della scarsa presenza di discariche nel territorio calabrese c’è, ma non viene affrontato tanto alla fine si potrà sempre puntare sull’ampliamento di Columbra. Poco importa se Columbra è allocata al centro di tre agglomerati urbani: Crotone, Cutro e Papanice.

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