LAMEZIA TERME «Siamo sconfortati dalle decisioni assunte dalla Regione Calabria anche perché non sono state concertate». A parlare è Silvano Barbalace, segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, ospite dell’ultima puntata di “20.20”, il talk de L’altro Corriere Tv, andata in onda ieri sera sul canale 211. Barbalace, insieme ai conduttori Danilo Monteleone e Ugo Floro, ha criticato in più punti l’ultimo decreto “Riparti Calabria”, presentato dalla Giunta regionale nei giorni scorsi.
FONDI INSUFFICIENTI «Parliamo di 120 milioni – dice Barbalace – tanti per il bilancio regionale, pochi per poter soddisfare i bisogni di un settore che già era in crisi da tempo e che ora ha subito grossi danni dopo il lockdown». «Noi come associazione – racconta ancora il Presidente Sezione Turismo Unindustria Calabria – avevamo chiesto alla Regione che il grosso di queste somme fossero a fondo perduto perciò 40 milioni di euro sono troppo pochi per una platea di circa 20mila aziende. Poi nel concreto ancora non sappiamo bene di cosa si parla, lo abbiamo appreso solo dalla stampa perché nessuno ha parlato con noi ma in ogni caso crediamo che sarebbe stato forse più opportuno investire maggiormente sul fondo perduto e meno sul sostegno all’occupazione, con i lavoratori già tutelati dalla Cassa Integrazione». «Senza tralasciare – continua – poi le solite procedure lunghissime per avere 2mila euro: marche da bollo, certificazioni del consulente, l’invio su una piattaforma, la verifica della Regione, il decreto. Insomma, ci vuole davvero troppo tempo».
CONFUSIONE E POCA COLLABORAZIONE Nel corso della trasmissione Barbalace ha poi parlato di “confusione” e di “scarsa collaborazione” da parte della Regione Calabria con le associazioni di categoria. «A creare ulteriore confusione c’è il solito “click day”, oltre al fatto – ha detto – che pare saranno escluse dai finanziamenti tutte quelle attività che nei decreti di marzo hanno avuto la possibilità di rimanere aperte. Senza contare gli enormi danni economici che hanno subito, sfido chiunque a trovare attività che in questi due mesi abbiano fatturato». «Noi – ha detto ancora Barbalace – abbiamo incontrato il vicepresidente Spirlì di cui abbiamo gradito l’approccio in fase iniziale, ma non i risultati prodotti. Se noi come categoria formuliamo al vicepresidente delegato all’Artigianato le nostre richieste per iscritto, ci aspettiamo ovviamente un altro incontro in cui la Regione ci presenti il proprio piano. Noi invece abbiamo preso della conferenza stampa solo dal sito istituzionale e i contenuti dalla stampa, senza neanche essere stati invitati. Che concertazione è questa se della misura più corposa, quella da 80 milioni, non sapevamo nulla?».
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