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Catanzaro, fa discutere il possibile cambio di destinazione dell'edificio "promesso" al liceo Siciliani

I consiglieri regionali Pitaro e Tassone presentano un’interrogazione alla Santelli sull’atto di indirizzo adottato dalla Provincia

Pubblicato il: 10/05/2020 – 11:07
Catanzaro, fa discutere il possibile cambio di destinazione dell'edificio "promesso" al liceo Siciliani

CATANZARO È sempre più un caso l’atto di indirizzo, adottato dalla Provincia di Catanzaro, per modificare la destinazione d’uso dell’edificio destinato a sede del Liceo scientifico Siciliani di Catanzaro del capoluogo. Sulla vicenda, che ha scatenato la protesta degli studenti, intervengono i consiglieri regionali Francesco Pitaro (Gruppo Misto) e Luigi Tassone (Pd) con un’interrogazione indirizzata alla Presidente della Regione Jole Santelli. I due consiglieri affermano che «non possono essere disattese le speranze degli studenti e delle loro famiglie di avere un Istituto finalmente adeguato, fermo restando l’impegno degli enti pubblici ad individuare altro e diverso immobile per dare ospitalità ai Reparti e ai Comandi della Guarda di Finanza all’interno della città di Catanzaro». Nell’interrogazione, Pitaro e Tassone premettono che «con deliberazione del 2009 l’amministrazione provinciale di Catanzaro ha approvato il progetto esecutivo dei lavori per l’intervento di costruzione della nuova sede del Liceo Scientifico con copertura per il 44,4% (mutuo cassa) pari quindi a euro 3.996.000,00 di fondi  della Provincia e con fondi regionali per euro 5.004.000,00 di cui al Decreto regionale 17262 del 28/9/2009 e ss proroghe»; «che tale intervento rientra nell’Accordo di Programma Quadro “Istruzione” – Intesa istituzionale di Programma tra il Governo della Repubblica Italiana e la Regione, firmato nel 2008 dal ministero dello Sviluppo economico, dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca scientifica, dal dirigente generale Dipartimento Istruzione, Cultura e Ricerca scientifica della Regione e dal dirigente generale Dipartimento programmazione nazionale e comunitaria della Regione»; «che l’articolo 11 comma 6 del succitato Accordo stabilisce che lo stesso “ha durata fino al completamento degli interventi in esso previsti”, precisando al comma 7 che “il soggetto inadempiente risponde delle spese sostenute dalle altre parti per studi, piani, progetti e attività poste in essere al fine esclusivo di mantenere gli impegni assunti con l’Accordo stesso” e – infine – che l’intervento finanziato con fondi Fas Apq Istruzione Mutuo cassa depositi e prestiti di conseguenza deve rispondere alle regole di politica regionale unitaria nazionale e comunitaria». I due consiglieri regionali, nell’interrogazione puntualizzano «che la nuova sede del Liceo Scientifico Siciliani risulta ancora in costruzione e, più precisamente, è “realizzata per la parte strutturale e si stanno approntando le parti impiantistiche” e che la Provincia, con delibera del 6 maggio, “valuta positivamente la possibilità di trasferire l’immobile sito in località Siano allo Stato per trasferirvi Comandi e Reparti della Guardia di Finanza, previa verifica della sussistenza delle condizioni tecniche ed urbanistiche, nonché la definizione e regolarizzazione di tutti gli aspetti procedurali prodromici”, modificando de facto la destinazione d’uso del fabbricato e, di conseguenza, violando l’Apq con il rischio di decadenza del finanziamento con gravi conseguenze sul piano economico e sociale, in considerazione dell’interesse pubblico all’esecuzione dell’opera». Da tutto ciò si evince – aggiungono Pitaro e Tassone – «che la Provincia di Catanzaro vorrebbe disattendere tutti i propri precedenti atti e accordi intervenuti anche con la Regione, destinando la struttura a finalità diverse da quelle per le quali la Regione ha erogato i fondi». Alla presidente Santelli i due consiglieri regionali chiedono «se è a conoscenza di quanto sta accadendo; cosa intenda fare per assicurare la realizzazione della nuova sede del Liceo Siciliani” e “se non intenda valutare il caso di recedere dalla concessione del finanziamento per inadempimento dell’amministrazione provinciale o se intenda trovare altra possibile soluzione che garantisca la costruzione di una sede sicura per gli studenti del Liceo Siciliani».
 
 

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