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Silvia Romano, Cosenza in Comune e DiRe: «Barbarie il commento di De Rose»

L’ex dirigente comunale di Cosenza in un post aveva esternato parole poco cordiali nei confronti della 25enne rientrata dopo 18 mesi di prigionia. «Dichiarazioni sessiste e misogine»

Pubblicato il: 11/05/2020 – 14:56
Silvia Romano, Cosenza in Comune e DiRe: «Barbarie il commento di De Rose»

COSENZA Avrebbe dovuto far unire l’intera nazione il rilascio di Silvia Romano dopo 18 mesi di prigionia in Africa. Così non è stato e si perdono nel etere di internet le ipotesi di tesi complottiste sul rilascio della 25enne, sul costo sostenuto dall’Italia, sulla sua conversione all’Islam e su di una sua presunta gravidanza (smentita direttamente dalla diretta interessata). Tutti hanno da ridire sulla giovane che ha scelto come nuovo nome Aisha, ma a Cosenza a indignare gli animi è un post pubblicato su Facebook e poi rimosso dall’ex dirigente del Comune, Giovanni De Rose. I primi ad accorgersi di quanto messo sui social dall’ex coordinatore, tra gli altri, della polizia municipale sono stati i membri di “Cosenza in Comune”, lista che alle scorse comunali ha sostenuto la candidatura di Valerio Formisani.
 «Leggere un commento così ci fa capire ancora di più da chi siamo governati, in mano a chi siamo finiti, quali sensibilità si annidano nelle loro profonde menti – sostiene “Cosenza in Comune -. Non solo siamo indignati, siamo di più, ma dato che non vogliamo scendere sul piano dell’autore del post espriamo una contrarietà senza se e senza ma a questa barbàrie.
A differenza di Giovanni De Rose siamo solo sollevati e contenti che Silvia e il suo entusiasmo siano tornati tra noi e quell’abbraccio con i genitori e l’abbraccio di tutta la Cosenza solidale e antirazzista che non si riconosce con chi bazzica ora come prima nelle stanze di Palazzo dei Bruzi». L’autore dopo aver rimosso il post incriminato si è giustificato dicendo che la sua era una «battuta alla Charlie Hebdo». Sulla vicenda è intervenuta anche Antonella Veltri presidente di Di.Re. donne in rete contro la violenza. «Le dichiarazioni sessiste e misogine pubblicate da Giovanni De Rose sul suo profilo Facebook ci stanno facendo riflettere sull’ipotesi di denunciarlo all’ordine degli avvocati. Dobbiamo mettere fine a chi fa questi attacchi violenti nei confronti di chi aiuta gli altri».

 

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