ROMA La lunga riunione notturna tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i capi delegazione delle forze di maggioranza, presente anche il sottosegretario Riccardo Fraccaro, è servito – viene spiegato – a limare il grosso delle misure che saranno contenute nel decreto rilancio. Si terrà oggi, alle 14 – e non più alle 11 come inizialmente previsto, secondo quanto si apprende – il preconsiglio e resta confermato l’obiettivo di riunire il Cdm in giornata, anche se ancora non c’e’ la convocazione ufficiale. Fonti di maggioranza, tuttavia, spiegano che la quadra non e’ stata raggiunta sull’intero pacchetto. Mancano ancora alcuni nodi da sciogliere, che saranno affrontati nella riunione del preconsiglio. Tra le misure ancora sotto la lente dei partiti di maggioranza ci sarebbe la regolarizzazione dei lavoratori migranti, fortemente voluta da Italia viva e appoggiata da Leu e Pd, ma sulla quale il Movimento 5 stelle ha espresso perplessità. Una mediazione possibile, anche se un’intesa non e’ stata ancora raggiunta, si potrebbe avere sui permessi di soggiorno temporanei per tre mesi, ipotesi considerata pero’ ancora insufficiente da Iv. Altra questione al centro di una nuova riflessione il nodo Irap, posto sempre da Iv. Anche se l’annuncio fatto ieri sera dal ministro dell’Economia Gualtieri (niente rata di saldo e acconto a giugno) avrebbe ben disposto i renziani, si tratta di definire ancora nel dettaglio alcuni punti. «C’e’ una riflessione in atto», spiega stamattina il viceministro Antonio Misiani. Altri capitoli che necessitano di un’ulteriore riflessione, viene ancora spiegato, riguarderebbero le misure relative alle banche.
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