TORANO CASTELLO Sono tante le vite sospese ai tempi del Coronavirus. Alcune riprendono al ritmo lento e cadenzato della “Fase 2”, per altri ci sarà ancora da aspettare. Sembrerebbe essere questo il vero antidoto al virus che ha sconvolto la vita di tutti: saper pazientare. Il Covid-19 ha decimato le esistenze di chi ha vissuto gli anni terribili della seconda guerra mondiale, ha messo a dura prova l’esistenza dei giovani lontani dalle proprie abitazioni per motivi di studio e di lavoro e ha sottoposto a stress emotivo famiglie impossibilitate nel dare l’ultimo saluto ai propri cari. Ha colpito tutti indistintamente, da Bergamo a Torano e proprio nella cittadina in Provincia di Cosenza dove si sono registrate le difficoltà maggiori adesso si programma un ritorno lento alla vita normale.
L’ISOLAMENTO AL SAN FELICE E’ passato un mese esatto da quando il primo caso di positività nella Rsa di “Villa Torano” ha fatto scattare l’allerta sanitaria massima per il comune della Valle del Crati. Da quei giorni, stoicamente, alcuni pazienti risultati senza sintomi resistono nelle stanze di un hotel adibito all’accoglienza di chi non poteva affrontare la quarantena a casa. Anche per loro si intravede una luce in fondo al tunnel. Dei 9 inizialmente sistemati nella struttura ne sono rimasti in 6. Tutti sono in via di guarigione e tutti sono in costante contatto con l’Asp di Cosenza. Nella giornata di oggi, hanno ricevuto la visita del dottore Mario Marino responsabile della task force epidemiologica della provincia di Cosenza. Insieme a lui anche il dottor Sisto Milito che insieme alla sua equipe medica da settimane monitora costantemente l’andamento clinico dei pazienti risultati positivi al Coronavirus all’interno della struttura. Nell’ex hotel San Felice si trovano i lavoratori della struttura. Operatori sanitari che vivono un tempo sospeso nelle stanze dell’hotel. Affacciati hanno ricevuto le ultime rassicurazioni. Per loro il ritorno alla normalità sarà equivalente a quello della libertà. Si sono nutriti dei pasti che la mensa prepara per la struttura e pazienti aspettano il decorso della malattia. Nessuno, forse, come loro in Italia ha rispettato in maniera così rigida l’isolamento. (mi.pr.)
x
x