COSENZA Francesco Marincolo è stato ucciso a colpi di pistola la mattina del 28 luglio del 2004. L’eclatante fatto di sangue venne firmato da Michele Bruni (oggi deceduto) che vendicò in quel modo la morte del padre ucciso anni prima davanti al carcere. Del delitto, celebrato in rito abbreviato dinnanzi al gup Alfredo Ferraro del tribunale di Catanzaro, sono stati condannati al fine-pena mai i presunti complice dell’ex boss cosentino: Umile Miceli, Giovanni Abbruzzese, Carlo Lamanna e Mario Attanasio. Nell’agguato a “Franco il biondo” venne raggiunto da un colpo di pistola che lo ferì ad una gamba anche Adriano Moretti che si trovava a bordo della macchina ma venne risparmiato. Il cold case, come tanti riesumato dalla Dda di Catanzaro venne ricostruito grazie alle rivelazioni dei pentiti di ‘ndrangheta attivi sul territorio in quegli anni. Non è un caso, infatti, che una pena di 10 anni è stata comminata anche nei confronti di Daniele Lamanna e Adolfo Foggetti, uomini di fiducia del boss Michele Bruni, negli anni in cui si è consumato l’agguato fatale.
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