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«La Conversione di Silvia»

di Franco Laratta*

Pubblicato il: 12/05/2020 – 15:51
«La Conversione di Silvia»

Il rilascio di Silvia Romano ha suscitato un putiferio di insulti e di squallide considerazioni sulla donna, fino a scivolare sulla volgarità più schifosa.
Chi pensava che la lunga quarantena ci avrebbe migliorato, ha sbagliato tutto. Siamo tornati peggio di prima.
I social hanno rovesciato sul paese odio e veleni, serviti in un affogato di ignoranza senza confini. La sofferenza della ragazza non conta nulla, da noi l’abito fa il monaco, anzi la musulmana. E si sa: musulmano significa tagliagole, kamikaze!
Vittorio Sgarbi è un uomo colto, sebbene isterico e senza regole. Ma su Silvia Romano convertita l’ha sparata grossa: “Se si è radicalmente convertita all’Islam va arrestata per concorso esterno a terrorismo”! Boom!
Un giovane artista calabrese, Giuseppe Barilaro, già conosciutissimo sui social per avere dato subito un “volto” al coronavirus, in una notte ha fatto la migliore ‘fotografia’ a Silvia Romano: una splendida scultura in gesso, resina e stracci. Silvia è di spalle, accusa il colpo dei concittadini, fanno più male gli insulti che la stessa devastante prigionia! È un corpo martoriato, più che aiutarla la stiamo abbattendo. “Doveva essere una festa la liberazione di Silvia. Ma abbiamo indossato l’abito più bello che abbiamo per renderle omaggio, quello del BOIA”. Netto e durissimo il giovane pittore che è conosciuto anche in Cina e Iran.
Comunque sia, La Silvia di Barilaro è bellissima, di spalle, capelli lunghi e rossi, spalle scoperte e leggermente incurvate, forse tanto debole, ma non è sconfitta. Porta sulla pelle i segni della tortura e della lunga sofferenza. Non cerca pietà, perché sa di non trovarne. E Barilaro le rende omaggio con una vera e propria opera d’arte!
“Impiccatela”: urla su Facebook un consigliere comunale di Asolo, in provincia di Treviso. E subito un altro: “Silvia Romano, pardon Aisha, è scesa dall’aereo con un Rolex im oro giallo e cinturino di coccodrillo: sembrerebbe un po’ strano per una che viene da 18 mesi di rapimento”. Evviva!
Alessandra è una cinquantenne che non prova pietà per un’ altra donna: “Questa è tornata dopo 18 mesi di “rapimento” felice, nutrita, incinta. Paghiamo questi 4 milioni di riscatto, tornerà a partorire e a farsi la villetta in Kenia. Ecchecazz siamo campioni del mondo di stupidaggine”. Ecchecazz!
E poi c’è un tale Pino, calabrese, senza limiti, che le dice: “Troia, quei soldi dovevano servire alla povera gente che non ha di che mangiare”.
Il peggio l’ha fatta un signore cosentino che pure non è uno sprovveduto, anzi: “Quattro milioni sono per chi l’ha messa incinta. Ma l’avete vista Silvia Romano ara faccia? E cumu fa a ti ci curca’?! Anzi n’ha fattu pure u sconto il montatore islamico. Atrica viagra. Questo non agisce sulla libido. Na quattru sì. Che in Italia a 400.000 euro u sa’ quanti ni trovava”.
Un misto fra dialetto e volgarità che non si può commentare.
Il ricavato dell’opera di Barilaro sarà devoluto in beneficenza.

*Giornalista, già parlamentare

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