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Coronavirus, il "caos" di competenze e deleghe. Chi gestisce l'emergenza in Calabria

Lo scontro con il governo, la sanità commissariata, task force e unità di crisi. L’analisi di Openpolis sulla gestione della Fase 1 nella nostra regione

Pubblicato il: 13/05/2020 – 12:13
Coronavirus, il "caos" di competenze e deleghe. Chi gestisce l'emergenza in Calabria

LAMEZIA TERME Lo scontro con il Governo, il ricorso al Tar e la questione tamponi da smaltire. L’emergenza coronavirus in Calabria e la sua gestione sono al centro dell’ultimo studio di Openpolis, secondo il quale in gioco ci sarebbe anche la definizione dei confini tra i poteri dello stato e quelli delle regioni, soprattutto in Calabria dove la sanità è commissariata da anni, e alla luce del decreto dello scorso anno varato dal governo.
STATO E REGIONI Ma, quello che Openpolis mette in risalto, è il dualismo tra gli ambiti di potere “concorrenti” tra stato e regioni: protezione civile e tutela della salute e le strutture che, in Calabria, erano già presenti prima dell’emergenza com il dipartimento tutela della salute della regione, l’unità di protezione civile regionale e le 9 aziende sanitarie e ospedaliere. Oltre alle ramificazioni dello stato sul territorio, come le prefetture. E poi gli organismi specifici per affrontare l’emergenza Covid, l’unità di crisi e la task force regionale che, in Calabria, sono stati nominati direttamente dalla presidente della regione Jole Santelli con una propria ordinanza.
UNITA’ DI CRISI E TASK FORCE In Calabria, riporta Openpolis, troviamo dunque l’Unità di crisi, istituita il 10 marzo scorso, ed è di fatto il livello regionale della catena di comando stabilita dalla protezione civile nazionale. Nella nostra regione ne fanno parte il il governatore regionale, il dirigente della protezione civile, quello del dipartimento sanità e il referente sanitario regionale. A supportarla c’è la task force, costituita il 16 marzo scorso, ed è costituita oltre che dalla presidente Santelli e al commissario governativo, i dirigenti delle aziende sanitarie ed esperti in materia (con un ruolo di supporto). L’8 aprile ne è stata rimodulata la formazione, con l’inserimento di 6 nuovi professionisti. L’emergenza Covid in Calabria, dunque, è gestita da due organismi che sono l’espressione diretta di Jole Santelli.
IL COMMISSARIO Bisogna tenere in considerazione però che in Calabria (così come altre regioni) la sanità non è solo nelle mani della giunta regionale ma anche di un commissario, Saverio Cotticelli, nominato dal consiglio dei ministri nel dicembre del 2018 per sostituire Massimo Scura. Un commissario che, proprio in Calabria, ha ancora più poteri grazie al decreto 35 del 2019 che ha esautorato l’ex presidente della Regione, Mario Oliverio, dalla gestione della sanità calabrese per 18 mesi.
LE AZIENDE SANITARIE I commissari, dunque, in Calabria hanno assunto un ruolo quasi decisivo, sostituendo di fatto tutte le nomine dei vertici in carica della sanità nominati dal governo regionale. Come riporta ancora Openpolis, nessuna delle 9 aziende sanitarie e ospedaliere calabresi è attualmente guidata in modo ordinario, con un direttore generale di nomina della giunta regionale. In 7 casi, il vertice aziendale è un commissario straordinario espressione della gestione commissariale prevista dal decreto “Salva Calabria”. Nelle altre 2 aziende, al posto della direzione generale è in carica una commissione di 3 membri, insediata dal ministero dell’interno a seguito di infiltrazioni della criminalità organizzata.
I 4 RUOLI DI SANTELLI Eletta a fine gennaio 2020, il nuovo presidente della Regione Calabria si è ritrovata ad affrontare subito un’emergenza sanitaria senza precedenti. In altre regioni, i primi referenti politici chiamati a rispondere dell’emergenza Covid, sono stati il presidente, l’assessore alla sanità e quello alla protezione civile. Nel caso della Calabria, i 3 principali ruoli politici coincidono nella figura della presidente Jole Santelli. In aggiunta a questo, come gli altri presidenti di regione, è stata nominata soggetto attuatore per l’emergenza Covid-19 in Calabria, dal capo nazionale della protezione civile Angelo Borrelli.
LE DELEGHE Il report di Openpolis, infine, sottolinea la scelta della presidente Santelli di delegare, con l’ordinanza 2/2020, i poteri di soggetto attuatore ai due dirigenti regionali più coinvolti, quello alla sanità e quello alla protezione civile: Antonio Belcastro e Fortunato Varone, entrato in carica dopo le dimissioni di Domenico Pallaria, travolto dalle critiche dopo un servizio condotto da Report.  (g. c.)

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