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Covid-19, FdI contro il governo: «Bloccata l'assunzione di forze dell'ordine»

Lo affermano i deputati di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, Salvatore Deidda e Davide Galantino ed Emanuele Prisco nell’ambito dell’esame del decreto del 25 marzo sulle misure urgenti per fronteggiar…

Pubblicato il: 13/05/2020 – 19:17
Covid-19, FdI contro il governo: «Bloccata l'assunzione di forze dell'ordine»

ROMA «Con il voto contrario della maggioranza e del governo al nostro ordine del giorno, si sancisce l’impossibilità di assumere militari e forze dell’ordine per incrementare gli organici e garantire il dispiegamento del personale necessario su tutto il territorio nazionale per il contenimento del coronavirus e per il supporto alla popolazione». È quanto affermano i deputati di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, Salvatore Deidda e Davide Galantino (Commissione Difesa) ed Emanuele Prisco (commissione Affari costituzionali), che nell’ambito dell’esame del decreto del 25 marzo che reca misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, avevano presentato un ordine del giorno per chiedere l’arruolamento straordinario per l’anno 2020 dei soggetti idonei del concorso pubblico del 2017 per l’assunzione di 893 allievi agenti della Polizia di Stato e l’immediato scorrimento fino ad esaurimento di tutte le graduatorie vigenti del Comparto sicurezza, difesa e soccorso.
«Tentiamo continuamente, con emendamenti ed ordini del giorno, di contribuire con proposte valide a migliorare i provvedimenti del governo, ma siamo costretti a scontrarci con un atteggiamento di continua e ostinata chiusura e con il mancato rispetto degli impegni assunti. La sospensione delle procedure concorsuali – spiegano i parlamentari Fdi – rende, di fatto, impossibile il reclutamento degli agenti di polizia o delle forze armate, nonostante la carenza di organico acuita dalla fase emergenziale e nonostante i nostri uomini e donne in divisa stiano combattendo in prima linea nella lotta per il contenimento dei contagi, motivo per cui, ad oggi, è possibile attingere solo dalle graduatorie del personale risultato già idoneo. Come confermato dallo stesso governo, attraverso la ministra Dadone, il ricorso allo scorrimento delle graduatorie riduce i costi legati allo svolgimento di concorsi, accelera i tempi del ricambio generazionale e tiene nel debito conto le legittime aspettative di tutti quei candidati che, dopo aver affrontato, e superato, le ardue prove di concorsi pubblici, si trovano ora in posizione di idonei nelle graduatorie. Con il nostro ordine del giorno puntavamo a dare anche un segnale di supporto concreto alle Forze armate che nella gestione dell’emergenza sanitaria stanno mettendo a disposizione tutte le risorse e le capacità disponibili per aiutare i cittadini, sia per la tutela dell’ordine pubblico che per esigenze connesse con la fornitura di mezzi e personale della sanità militare».

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