Ultimo aggiornamento alle 6:59
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

«È il momento di salvaguardare il lavoro»

di Vincenzo Caserta*

Pubblicato il: 13/05/2020 – 16:02
«È il momento di salvaguardare il lavoro»

In questa fase di continue riflessioni sugli effetti e le misure per preservarsi dalla invasività del covid-19 non volevo fornire alcun contributo su tale fenomeno ormai diventato al centro della nostra vita sociale e tanto dibattuto ma, sono spinto al ragionamento da una motivazione molto semplice legata al senso civico che tutti i cittadini hanno dimostrato senza alcuna distinzione di appartenenza che necessita la giusta evidenza.
Sono i comportamenti ed i modi di agire con responsabilità alle regole ed alla applicazione delle stesse che rendono tangibile la maturità civile acquisita dai cittadini nella vita sociale.
Credo che un popolo o, ancora meglio, una comunità non abbia bisogno di aspettare una pandemia per dimostrare la capacità reattiva su come fare le scelte più consone ed adatte al periodo storico o all’evento che viene vissuto.
La risposta dei cittadini è sempre la più imprevedibile ai più e la più adatta alle scelte del momento. Questo i cittadini lo dimostrano già da tempo nelle scelte politiche, in quelle elettorali, in quelle dell’impegno sociale, in economia, nelle scelte di vita, nelle calamità naturali, nelle regole, nei disagi ed anche e soprattutto nelle situazioni di pericolo alla incolumità pubblica.
Se pensiamo a tutta la solidarietà che in questo periodo si è profusa a sostegno dei deboli o dei colpiti dal virus è veramente significativo ed impressionante ciò che è emerso per il senso valoriale che è stato trasmesso e continua ad essere trasmesso.
I canti in comunione dai balconi, le suonate dalle terrazze dei palazzi, le messe celebrate in strada, le gesta di attenzione verso gli anziani più colpiti, il senso di preservazione dei piccoli e degli scolari, il valore del dare, dell’offrire se stessi per gli altri, il dovere professionale e la capacità di rispondere ad esso senza limiti temporali e materiali, la forza della perseveranza.
Tutte sensazioni e fatti vissute da tutti ma sulle quali prevale il senso civico più che mai ritrovato dei cittadini verso il contesto nel quale si vive e lo scrupoloso rispetto delle norme.
Questo senso di Italianità riscoperto, l’appartenenza ad un Paese che ha origine di civiltà antica e raffinata che vede rispecchiare in se un valore umanitario globale fuori dal comune. Se non fosse per la pericolosità e la tristezza dell’evento sembra di rivivere i momenti di unità che ogni tanto ci ha regalati il calcio in occasione di qualche vittoria mondiale.
Ed è proprio questo valore collettivo che sottolinea e manifesta in misura maggiore in questa fase storica il superamento di quel senso di “particulare” guicciardiniano che scompare e dà spazio, visibilità al senso attivo e partecipe di cittadinanza.
Tali qualità si sono marcatamente espresse e se ne deve dare opportuno merito ai cittadini del nostro territorio Regionale manifestatasi attraverso l’esplicazione di un alto senso di correttezza e nella esemplarità dei modi e nel rispetto altresì delle norme nonostante abbiano generato ed ogni tanto continuano a generare confusione.
Questo modus quotidiano che però non è stato ricambiato negli atti dal nostro Governo che ha manifestato in più occasioni poca fiducia nel popolo (atteggiamento poco civico).
Ancora oggi difatti i cittadini lamentano la mancanza (nonostante le varie e ripetute decretazioni) oltre ad altro ben più importante (benefit e sostegni economici), di semplici ma utili strumenti di protezione del vivere quotidiano. Ad oggi mancano le mascherine, i sistemi di protezione negli ospedali, i reagenti per effettuare i tamponi, l’alcool e molti disinfettanti ed ogni piccolo strumento utile a protezione dell’incolumità personale e collettiva. Di contro un sistema di impegno popolare costante a trovare tutti i sistemi risolutivi che mettano in condizione noi stessi ed il nostro lavoro al passo con le accortezze da usare per ricominciare.
Ecco sì, proprio il lavoro e quello che c’è da salvaguardare ognuno per la categoria cui appartiene e per fare in modo che si smuova questa stasi che genera criticità creatasi nei pochi sistemi produttivi regionali quasi tutti basati su un economia di famiglia e piccola imprenditività.
Resistiamo pertanto anche a tali limitazioni e procediamo nel segno ormai recuperato appieno e che più ci appartiene e ci inorgoglisce dell’ essere cittadini non più da serie inferiore ma coscienti e carichi di buona volontà sempre espressa e che continuerà ad essere tale anche per i tempi a venire (dopo il 18 p.v.) con maggiore stabilità e fiducia.
Tutto ciò anche in antitesi ed in risposta agli studi ed alle conclusioni del pensiero che qualche decennio addietro uno studioso americano (R. Putnam) sottolineava verso il sud e la nostra terra incapace di esprimere condizioni di sufficiente senso civico.
Ecco la risposta più efficace alle sue perplessità.
*già dirigente Regione Calabria

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x