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Migranti, Flai Cgil Gioia Tauro esulta: «Finalmente regolarizzati»

Il segretario generale Rocco Borgese commenta il permesso temporaneo deciso dal governo: «Sarà molto più facile togliere terreno fertile alla criminalità organizzata ed ai caporali»

Pubblicato il: 14/05/2020 – 10:20
Migranti, Flai Cgil Gioia Tauro esulta: «Finalmente regolarizzati»

GIOIA TAURO “Finalmente regolarizzati” così la Flai Cgil Gioia Tauro dopo l’accordo di governo che prevede un permesso temporaneo di lavoro della durata di sei mesi. «Non si può che essere soddisfatti – commenta Rocco Borgese segretario generale Flai Cgil Gioia Tauro – per quanto sia avvenuto. Senza ombra di dubbio la regolarizzazione dei migranti in ambito nazionale e ancor di più da queste nostre parti, risulta essere un traguardo storico che come Flai Cgil inseguivamo e chiedevamo da molti anni. Dopo tante battaglie siamo riusciti ad ottenerla grazie anche all’aiuto di quelle associazioni serie che come noi hanno creduto sin da sempre al raggiungimento di tale obiettivo e con la convinzione di potercela sempre fare. Un grazie veramente di cuore perché finalmente diamo dignità e sostegno a uomini e donne che fino ad oggi hanno vissuto una vita non vita, rimanendo per molto tempo invisibili e vittime di sfruttamenti e ricatti. Il decreto apre la strada un po a tutti, sia ai lavoratori sia alle aziende ponendo fine anche a quella concorrenza sleale di mercato tra i prodotti agricoli a basso costo. Finalmente ai migranti si darà possibilità di lavorare a regola, pagare le tasse, percepire salari giusti, vedersi versati i contributi, essere registrati nuovamente nelle liste anagrafiche di ogni comune di residenza, avere una copertura sanitaria ed un medico di base».
«D’ora in poi – prosegue Borgese – dobbiamo batterci con maggiore forza poiché sarà molto più facile togliere terreno fertile alla criminalità organizzata ed ai caporali dato che i migranti saranno a questo punto meno ricattabili. Non bisogna quindi abbassare la guardia e lottare ancora con più forza, affinché la legge 199/2016 la cosiddetta legge sul caporalato, venga maggiormente rafforzata e applicata in ogni sua parte ed istituendo in ogni regione, così come già da tempo si era parlato, le sezioni territoriali per il lavoro agricolo di qualità, affinché – conclude Borgese – oggi e per sempre domanda ed offerta di lavoro si incontrino in luoghi pubblici di collocamento, e non certo in pubbliche piazze come fino adesso quasi sempre si è fatto. Adesso tutto ciò è possibile, adesso finalmente si può».

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