CATANZARO Migliora lo sviluppo sostenibile in Italia: meglio al Nord che al Sud. Lo si legge nel Rapporto sui Sustainable development goals (SDGs) 2020 diffuso dall’Istat. «La mappa regionale dello sviluppo sostenibile evidenzia situazioni di eccellenza nelle province autonome di Bolzano e Trento dove circa il 48% degli indicatori si trova nel quinto quintile, quello più virtuoso. Anche la Valle d’Aosta manifesta una distribuzione particolarmente favorevole (41,7%). Ad eccezione di queste aree geografiche, gli indicatori di sviluppo sostenibile assumono una configurazione più favorevole nelle regioni del Nord-est e in Lombardia rispetto a Liguria e Piemonte», si legge.
«Nelle regioni centrali, la distribuzione degli indicatori nei quintili risulta maggiormente concentrata nel terzo quintile, con situazioni più favorevoli in Toscana e Umbria mentre la distribuzione del Lazio presenta quote più pronunciate di indicatori nel secondo quintile evidenziando situazioni più sfavorevoli. Nelle regioni meridionali i valori assunti dagli indicatori sono tra i più bassi, con quote significative di presenze nel primo quintile soprattutto in Sicilia, Calabria e Campania (rispettivamente 58,3%, 52,2% e 48,5%) mentre in Abruzzo, Molise e Sardegna la distribuzione appare meno sfavorevole», spiega il rapporto.
x
x