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20.20 | Laghi: «I rifiuti generano troppi interessi, bisogna riformare il sistema»

Il presidente internazionale dell’Isde è stato uno degli ospiti del talk insieme al sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, a Nicola Paldino, presidente della Bcc Mediocrati e Francesco Pucci, presi…

Pubblicato il: 15/05/2020 – 16:29
20.20 | Laghi: «I rifiuti generano troppi interessi, bisogna riformare il sistema»

LAMEZIA TERME L’emergenza rifiuti che sta iniziando a stritolare la Calabria, sarà il tema focale del talk 20.20, condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro – prodotto dal Corriere della Calabria e da L’Altro Corriere Tv – che andata in onda venerdì sera alle 21 sul canale 211 del digitale terrestre.
Insieme al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, a Nicola Paldino, presidente della Bcc Mediocrati e Francesco Pucci, presidente di Apc Calabria, interverrà in remoto anche Ferdinando Laghi, presidente dell’Isde, l’Associazione Medici per l’Ambiente e dirigente dell’unità operativa complessa di Medicina interna dell’ospedale di Castrovillari.
Proprio Laghi metterà il dito nella piaga, evidenziando le lacune di un sistema, quello dei rifiuti, in perenne fase emergenziale. Parlerà di commistione fra interessi economici e politici ma offrirà anche il suo punto di vista sulla risoluzione dei problemi.
Rammentando come la Calabria sia in emergenza dal 1997, Ferdinando Laghi prospetterà l’idea del compostaggio dei rifiuti umidi come una delle varie soluzioni.
«Le emergenze in Calabria sono periodiche – sarà uno dei passaggi – e se non si affronta di petto la questione saremo sempre punto e accapo. Non riusciamo a orientare le scelte rispetto a quelle suggerite dall’Ue e continuiamo a pensare di smaltire i rifiuti attraverso le due scelte peggiori delle cinque proposte dall’Europa: le discariche e gli inceneritori».
Servono, quindi, una nuova visione e politiche moderne. «È impensabile continuare a pensare a ecodistretti che concentrano i rifiuti di una provincia in un unico punto e alle Ato, perché ad esempio quella di Cosenza opera sul 42% del territorio calabrese ed è fortemente sbilanciata rispetto alle esigenze delle altre province. I circa 400 comuni calabresi, con una densità media di 112 abitanti per chilometro quadrato, potrebbero avere la possibilità di smaltire i rifiuti in proprio piuttosto che farli viaggiare», dirà ancora Laghi. Ed accennerà agli interessi che generano i mega impianti: «Il problema è legato ai guadagni ingenti che orientano le scelte della politica, strutturalmente errate in Calabria».
Per il presidente dell’Associazione Medici per l’Ambiente bisognerebbe anche porsi delle domande: «Lo smaltimento deve essere a vantaggio dei cittadini o di lobby? Per questo sono dell’idea che il compostaggio domestico possa aiutare a risolvere i problemi. Se il cittadino elimina da sé l’umido, ed è facilissimo, evita l’impiego dei mega impianti. Ma dovremmo anche ridurre i rifiuti nel senso più generale attraverso il riciclo, ad esempio».
L’appuntamento con 20.20 è per questa sera su L’Altro Corriere Tv (canale 211 del digitale terrestre)

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