Covid-19, il rischio epidemiologico per la Calabria: valutazione "bassa-livello 2"

ROMA I dati relativi alla settimana dal 4 al 10 maggio nel report settimanale del monitoraggio della Fase 2 conferma una valutazione “bassa-livello 2” del rischio epidemiologico in Calabria. Non è andata altrettanto bene per le regioni Molise e Umbria, che sono passate da bassa a moderata, mentre in Lombardia la classificazione è moderata.
Queste le conclusioni della sintesi nazionale: «Le misure di lock-down in Italia hanno effettivamente permesso un controllo dell’infezione da Covid-19 sul territorio nazionale pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus con incidenza molto diversa nelle 21 Regioni e Province autonome. Permangono segnali di trasmissione con focolai nuovi segnalati che descrivono una situazione epidemiologicamente fluida in molte regioni italiane. Questo richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico. È necessario un rapido rafforzamento dei servizi territoriali per la prevenzione e la risposta a Covid-19 per fronteggiare eventuali recrudescenze epidemiche durante la fase di transizione».
I DATI DELLA CALABRIA In Calabria, in particolare, l’incidenza settimanale (100.000 abitanti) è 0,46, bassa nel ranking nazionale. La stima di Rt (la misura della potenziale trasmissibilità della malattia legata alla situazione contingente, cioè la misura di ciò che succede nel contesto) è 0.34 con un trend settimanale in calo e zero allerte segnalate nella tabella «Resilienza dei servizi sanitari territoriali (prima indicazione realizzata su indicatori con soglia puntuale)».

In particolare, il report settimanale della Calabria riporta 5 nuovi casi nella settimana e che i casi totali, al 10 maggio, erano 1131, così suddivisi per fasce d’età: da 0 a 9 anni 13 maschi e 13 femmine, da 10 a 19 anni 19 maschi e 43 femmine, da 20 a 29 anni 63 maschi e 72 femmine, da 30 a 39 anni 54 maschi e 52 femmine, da 40 a 49 anni 86 maschi e 81 femmine, da 50 a 59 anni 112 maschi e 98 femmine, da 60 a 69 anni 109 maschi e 67 femmine, da 70 a 79 anni 58 maschi e 59 femmine, da 80 a 89 anni 35 maschi e 60 femmine, tra gli ultranovantenni 9 maschi e 28 femmine. A livello percentuale resta confermata la maggiore incidenza sugli uomini rispetto alle donne nelle fasce d’età dai 30 a 69 anni. Cinquanta e cinquanta per i bambini e predominanza delle donne nelle fasce dai 10 ai 29 anni, predominanza che torna femminile nelle fasce dai 70 agli ultranovantenni.

La Calabria registra valori ben al di sopra della soglia di tolleranza (fissata nel 60% con trend in miglioramento che scende al 50% con trend in miglioramento nelle prime tre settimane dal 4 maggio) nella tabella degli indicatori di processo sulle capacità di monitoraggio (indicatori di qualità dei sistemi di sorveglianza con raccolta dati a livello nazionale), con percentuali che vanno dal 79,7% al 100% in due casi. Zero i focolai attivi e zero i nuovi focolai nella settimana interessata. E’ dell’1% il tasso di occupazione dei posti letto totali in Terapia Intensiva per pazienti Covid-19 mentre il tasso di occupazione dei posti letto totali di area medica per pazienti Covid-19 è dell’8%. Quanto ai tamponi, che tanto hanno fatto discutere negli ultimi giorni, la Regione Calabria dichiara una percentuale di tamponi positivi dello 0,3% (18 su 5453).  (f.p.)