di Gaetano Megna
CROTONE Acqua ridotta nelle Contrade nord di Crotone. Secondo quanto denunciano i cittadini, da circa due settimane alle 17 di ogni giorno l’acqua non esce più dai rubinetti e ritorna il giorno dopo, intorno alle 7 del mattino. Addirittura, poi, nei giorni più caldi, come oggi, l’erogazione si interrompe ancora prima. Il motivo, sempre secondo quanto riferiscono i cittadini, è legato al fatto che l’erogazione al serbatoio, che si trova a Bucchi nella zona della pineta, viene interrotta in quanto l’Arsa, che gestisce il servizio, ha una sola pompa di sollevamento e ce ne vorrebbero almeno due.
Nelle campagne a Nord di Crotone è l’Arsa che gestisce il servizio idrico, mentre nel resto della città lo fa il Congesi. Intorno alle 12 di ogni giorno l’unica pompa in attività viene spenta. I rubinetti erogano sino a quando nel serbatoio non c’è più acqua. Da quel momento nelle case dei cittadini arriva solo aria e bisogna aspettare sino alla mattina del giorno dopo per avere di nuovo il “prezioso” liquido. I disagi sono tantissimi soprattutto in questo periodo legato al contagio da Covid-19, considerato che ai cittadini viene chiesto di lavarsi continuamente le mani per evitare di contrarre il virus. Le mani si possono lavare sino alle 17 e nei giorni più caldi, quando aumenta il consumo, sino a quando c’è acqua.
Il resto della giornata le mani non possono essere lavate nella misura indicata dai virologi.
Meno male che nella provincia di Crotone la diffusione del Covid-19 è sotto controllo, altrimenti in questa zona della città si sarebbe diffuso con maggiore facilità. Al di là della situazione pandemica avere l’acqua in casa è una questione di civiltà che, a questa parte della popolazione, viene negata. (redazione@corrierecal.it)
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