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Fase 2, i ristoratori calabresi: «Al via con passione. Ma questo non basta»

La presidente di Assapori Concetta Greco chiede misure specifiche per il settore: «Indennizzo adeguato per i mesi di chiusura, sospensione dei tributi e accesso al credito con interessi zero»

Pubblicato il: 17/05/2020 – 17:45
Fase 2, i ristoratori calabresi: «Al via con passione. Ma questo non basta»

CATANZARO «È iniziato il conto alla rovescia. Tra qualche ora si tornerà al lavoro. Più facile a dirsi che a farsi, purtroppo. L’entusiasmo è pari a quello di ogni inizio, la passione è quella di sempre verso una attività che ci ha riempito la vita di stima, contatti, amicizie sincere, familiarità ed affetto verso i tanti collaboratori. Il rischio pero’ è che l’impatto con il nuovo quotidiano possa riservare più di qualche dispiacere». Lo afferma Concetta Greco, presidente del Consorzio di qualità della ristorazione calabrese Assapori. Il settore della ristorazione è tra quelli che più hanno sofferto e che più a lungo saranno destinati a soffrire. «Niente potrà essere più come prima – continua la presidente Greco – almeno fino a quando non si avrà la certezza di avere sconfitto questo nemico che si è rivelato più pericoloso ed infido finanche delle prime pessimistiche previsioni. Servirà la tranquillità di un vaccino, il conforto di cure mirate, la condivisione di norme igieniche e comportamentali che vadano ad arricchire il senso civico di ognuno». Nel lungo intervallo intercorso qualche ristoratore ha già provato a sperimentare il “delivery” procedendo con la consegna a domicilio di alcune preparazioni.
«Questa metodologia potrà continuare a costituire una possibile nicchia di mercato – prosegue la presidente di Assapori – utile per continuare a tenere viva la testimonianza del cibo buono e ben fatto, forte di una selezione accurata della materia prima, preparato con gusto e nel rispetto dei canoni della cucina di qualità. Potrà costituire la prima possibile tipologia di attività per quanti saranno oggettivamente impossibilitati a rispettare le tante prescrizioni indicate nei protocolli di sicurezza. Resta di fondo che la ristorazione è un lavoro che si sceglie soprattutto per passione – sottolinea la presidente del Consorzio Assapori – dove il contatto con i clienti ed i fornitori costituisce da sempre un momento di confronto, di arricchimento e di stimolo a ricercare ed a fare sempre di più e meglio in termini di accuratezza, qualità, capacità di saper regalare suggestioni sempre nuove, diverse e coinvolgenti. Sarà, quindi, determinante costruire e gestire bene l’inevitabile fase di transizione con l’auspicio che possa essere la più breve possibile ed in grado di attenuare in maniera significativa i contraccolpi negativi di questa vera e propria tempesta che ha travolto tutto e tutti».
Quello che serve nell’immediato alle aziende del settore per ripartire, anche e soprattutto in Calabria, è sintetizzabile in tre principali provvedimenti: garantire un indennizzo adeguato per i mesi di chiusura, sospendere o consentire dilazioni per imposte e contributi, consentire l’accesso al credito con l’abbattimento a zero dei tassi di interessi.

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