FRANCAVILLA MARITTIMA Un tavolo regionale per definire tempi e modi di assunzione di manodopera da adoperare per la realizzazione del terzo Macrolotto della statale 106. Ed ancora la realizzazione di un presidio di pronto soccorso a garanzia del lavoratori che saranno impegnati nei cantieri. Sono le richieste che le tre principali organizzazioni sindacali di categoria (Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil) sollevato alla Regione in vista dell’avvio del lavori del tratto Sibari-Roseto della statale jonica programmato per il 19 maggio prossimo alla presenza del ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli. Lavori attesi da oltre 15 anni il cui avvio per questo viene salutato positivamente dai sindacati degli edili calabresi. In particolare le organizzazioni sindacali «nell’esprimere grande soddisfazione per il lavoro svolto fin qui con il consorzio Sirjo – è detto in una nota congiunta – attraverso la contrattazione d’anticipo prevista dall’art. 113 del Ccnl di settore che ha permesso a tutti i lavoratori di candidarsi in maniera trasparente con l’attivazione di una casella di posta elettronica dedicata, chiedono in tempi celeri alla Regione Calabria la convocazione del Tavolo regionale per definire alcuni aspetti fondamentali fino ad oggi solo avviati e mai conclusi».
Un tavolo che, secondo le richieste dei sindacati, servirà a definire «l’avvio del Blen.it (Borsa lavoro edile nazionale) a livello regionale per il reclutamento trasparente della manodopera, così come già era stato richiesto alla precedente giunta regionale, attraverso una specifica convenzione con gli enti preposti ( centro per l’impiego, enti di formazione edile) si potrà dare ai lavoratori calabresi l’opportunità non solo di potersi candidare per questa importantissima opera infrastrutturale, ma anche di poter partecipare alle selezioni ed alla formazione per tutte le infrastrutture di prossimo avvio nella nostra regione e fuori dai confini regionali».
Ed inoltre i sindacati chiedono appunto l’istituzione di un presidio di primo soccorso, «vista la carenza di un pronto soccorso – evidenziano – lungo tutto il percorso dei 38 Km previsti di cantiere, con l’ospedale di Trebisacce non funzionante, è indifferibile adottare tutte le misure di sicurezza e di pronto intervento necessarie per garantire i lavoratori, questione da affrontare con la massima urgenza anche per le prescrizioni inerenti alle nuove disposizioni anti-contagio da Covid-19».
«Con l’apertura dei cantieri per il terzo megalotto della statale 106 – sostengono le tre sigle sindacali – la Calabria intera potrà ripartire dopo la gravissima crisi, ricostruire e costruire saranno le parole d’ordine. Non si accetteranno però sottovalutazioni e deroghe alle normative in materia di collocamento e sicurezza dei Lavoratori. La Regione dovrà farsi carico di queste tematiche strategiche oggi e non domani».
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