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«Linee guida confuse». A Cosenza le prime (timide) riaperture

Fase 2, le lamentele dei negozianti del centro. «Dobbiamo crederci, perché il danno economico è stato enorme». Ma ci sono anche segnali positivi. I parrucchieri: «Partenza in totale sicurezza»

Pubblicato il: 18/05/2020 – 12:45
«Linee guida confuse». A Cosenza le prime (timide) riaperture

COSENZA «Abbiamo investito tutto quello che avevamo nella sanificazione e nei dispositivi individuali, ma dobbiamo crederci perché il danno economico è stato enorme».
Antonio Nardi, titolare di un negozio di abbigliamento nel centro di Cosenza, si mostra cautamente fiducioso. In città la ripartenza è timida ma ha già dato segnali positivi. «Le linee guida sono assolutamente generiche e confusionarie – aggiunge aggiunto Nicola Fortino – ma noi stiamo cercando di offrire ai nostri clienti sicurezza e serenità, perché è importante crederci. Sulla collezione primaverile siamo costretti ad applicare degli sconti, ma sulle calzature da cerimonia abbiamo avuto il calo maggiore».
Non tutti i negozi di Cosenza hanno riaperto; i piccoli hanno preferito restare chiusi lamentando costi di adeguamento onerosi. Altri sono in attesa che vengano consegnati i disinfettanti e i guanti da esporre all’ingresso. Molti lamentano linee guida poco chiare e diversità tra le disposizioni dell’Inail e della Regione».
I PARRUCCHIERI: «DA NOI SICUREZZA TOTALE» «Siamo qui dalle 7 e rimarremo fino a tardi perché dopo ogni cliente la postazione, tutti gli attrezzi vengono sanificati e abbiamo ridotto il numero di accessi». Gianni Frassia, parrucchiere per signora a Cosenza, non nega le difficoltà ma manifesta un certo entusiasmo e la voglia di riprendere l’attività dopo oltre due mesi di fermo obbligato.
«Lavoriamo solo su appuntamento – aggiunge – e all’ingresso misuriamo la temperatura, invitiamo la cliente a igienizzare le mani e indossare sempre la mascherina. Procedimenti più lunghi, ma siamo felici di poter riaprire e in totale sicurezza».
Tutti gli esercenti comunque, pur di ritornare alle attività, hanno adottato il maggior numero di misure di sicurezza possibile, per la tranquillità dei dipendenti e dei clienti che arriveranno. C’è, come più di uno fa notare, un altro punto ambiguo ed è quello che riguarda l’utilizzo dell’aria condizionata. Molti esercenti hanno sanificato il sistema di areazione, ma comunque finché sarà possibile, eviteranno comunque di attivarla per la paura di diffondere il virus. (Ansa)

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