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Aggredisce nel Cosentino i familiari per ottenere soldi, in manette 18enne

I carabinieri hanno fermato il giovane a Trebisacce. Stava tentando di sfondare la porta della sorella con un’ascia. È finito in carcere

Pubblicato il: 19/05/2020 – 11:13
Aggredisce nel Cosentino i familiari per ottenere soldi, in manette 18enne

TREBISACCE Tentata estorsione, danneggiamento, maltrattamenti in famiglia e minaccia. Con questa accusa i carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno arrestato un 18enne a Trebisacce, nel Cosentino. Secondo quanto ricostruito dai militari, i carabinieri avverti da alcuni familiari del giovane, sono intervenuti nell’abitazione dove il 18enne viveva con i genitori. Il giovane è stato sorpreso dai militari mentre, in stato di agitazione, stava tentando di sfondare con un’ascia la porta della camera da letto della sorella che si trovava barricata nella stanza. Mentre gli altri due congiunti erano riusciti a guadagnare l’esterno dell’abitazione. Il 18enne era andato in escandescenze a seguito del rifiuto da parte dei propri familiari di aderire all’ennesima richiesta di denaro necessario verosimilmente per acquistare droga e le cui pretese, ripetute nel tempo, avevano in pochi mesi portato al prosciugamento dei risparmi familiari.
Con non poca difficoltà i carabinieri sono riusciti ad immobilizzare il giovane ed a disarmarlo. Il 18enne, nel corso della furente azione, ha provocato diversi danni all’interno dell’abitazione: una porta a vetri in frantumi, dei piatti spaccati e vari danni al mobilio. I militari nel corso del sopralluogo nell’abitazione hanno rinvenuto all’interno della camera del giovane una piccola quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana che è stata sottoposta a sequestro.
Il giovane al termine delle formalità di rito è stato arrestato per maltrattamenti aggravati, danneggiamento, tentata estorsione, minaccia e d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, e trasferito nella Casa Circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il G.I.P, ha confermato nei confronti del ragazzo la misura cautelare carceraria.

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