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Inquinamento ambientale, sequestrata area di 10 ettari nella zona industriale di Vibo

L’operazione coordinata dalla procura guidata da Camillo Falvo ha avuto esecuzione alle prime luci dell’alba. All’interno del sito rinvenuti rifiuti speciali (anche pericolosi) e un cospicuo numero…

Pubblicato il: 19/05/2020 – 8:22
Inquinamento ambientale, sequestrata area di 10 ettari nella zona industriale di Vibo

VIBO VALENTIA Il personale della Sezione di polizia giudiziaria – Aliquota Carabinieri, in forza presso la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, congiuntamente ad una squadra specializzata dei Vigili del Fuoco di Vibo Valentia – dalle prime ore dell’alba sta dando esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso d’urgenza dal Procuratore della Repubblica Camillo Falvo e dal Sostituto Procuratore della Repubblica Filomena Aliberti, relativo ad un’Area di estensione di circa 100.000 mq. sita nella zona Industriale loc. Porto Salvo Vibo Valentia.
La misura cautelare reale scaturisce da una complessa ed articolata attività d’indagine condotta sotto le direttive dell’Ufficio di Procura, e ha avuto origine da una segnalazione ricevuta dall’Upgsp della locale Questura.
L’indagine ha evidenziato un notevole degrado all’interno dell’area ove aveva sede la ormai cessata soc. C.G.R. (Compagnia Generale Resine Sud), a suo tempo impegnata nella produzione, lavorazione e applicazione di resine sintetiche e costruzione impianti di industria chimica. All’interno del sito è stato rinvenuto un ingente quantitativo di rifiuti speciali, anche pericolosi (pneumatici fuori uso, eternit, materiale ferroso), nonché un cospicuo numero di “ecoballe” stoccate all’interno di capannoni.
La gravità dalla situazione deriva dal fatto che, l’esame radiometrico eseguito nei giorni scorsi con l’ausilio dei tecnici del Dipartimento Arpacal di Vibo Valentia e Catanzaro ha permesso, altresì, di accertare un livello elevato di radioattività all’interno del sito.
Sono ancora in corso indagini sull’entità e la natura di tale tipo di probabile contaminazione, così come sull’individuazione dei responsabili delle condotte incriminate, e nei prossimi giorni verranno svolti ulteriori approfondimenti. Custode dell’area è stato nominato il Sindaco pro tempore del comune di Vibo Valentia. Le ipotesi di reato al vaglio dei magistrati sono quelle di inquinamento ambientale e discarica abusiva.
LE REAZIONI DEL M5S «Il sequestro a Porto Salvo di Vibo Valentia del sito abbandonato dell’ex Compagnia generale resine conferma che è urgente e inderogabile affrontare nel complesso il tema dei rifiuti in Calabria». Lo affermano, in una nota, i deputati M5S Giuseppe d’Ippolito e Paolo Parentela, che aggiungono: «I rifiuti speciali e le ecoballe ivi rinvenuti costituiscono elemento di forte preoccupazione per la salute pubblica e dell’ambiente. È evidente che il caso, l’ennesimo del genere, è da ricondurre alle ampie falle dell’attuale sistema di gestione dei rifiuti, che spiana la strada a speculazioni, anche criminali, ad abusi e situazioni di grave pericolo, già oggetto di nostre specifiche denunce. Per questo, chiediamo – insistono i due deputati – alla presidente Jole Santelli e all’assessore Ultimo un incontro, in tempi rapidi, al fine di discutere compiutamente del problema rifiuti in Calabria e di verificare se è possibile convergere sulle soluzioni necessarie, tanto per programmarne e avviarne correttamente il ciclo quanto per gli interventi indispensabili alla messa in sicurezza e alla bonifica dei siti inquinati e delle discariche abusive, nonché per rafforzare l’opera di repressione dei reati ambientali che la magistratura e le forze dell’ordine stanno portando avanti con costante determinazione».

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