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Santelli sugli aiuti economici: «Troppa burocrazia? Colpa del governo»

La governatrice riunisce la task force economia: «Il Decreto Rilancio va letto bene, perché il diavolo si nasconde nei particolari». L’obiettivo è recuperare 500 milioni di fondi Ue. Sui temi sani…

Pubblicato il: 20/05/2020 – 14:06
Santelli sugli aiuti economici: «Troppa burocrazia? Colpa del governo»

CATANZARO Come Calabria e come Regioni del Sud «auspichiamo un’attenzione più intensa da parte del governo nazionale». Così il presidente della Regione, Jole Santelli, parlando con i giornalisti a margine della prima riunione della task force economica e sociale contro l’emergenza Coronavirus, riunione in corso alla Cittadella. La governatrice ha fatto il punto della situazione, spiegando che «i bandi del “Riparti Calabria” sono andati in pre-informazione, poi intendiamo mettere in campo un progetto più largo e complessivo: noi cui faremo le proposte e ascolteremo le proposte che ci arriveranno. La priorità è comunque rilanciare la Calabria». Secondo Santelli, «i problemi di burocratizzazione non nascono dalla Regione ma dal governo. Per il momento dei fondi del governo abbiamo gestito la Cig e siamo la terza regione in Italia per averla gestita meglio».
I RAPPORTI CON IL GOVERNO Sul tavolo, ovviamente, il “nodo” dei rapporti con il governo nazionale, che restano complicati. «Come Calabria e Regioni del Sud – ha aggiunto il presidente della Regione – auspichiamo un’attenzione assolutamente più intensa da parte del governo, perché abbiamo delle realtà economiche completamente diverse, e in relazione alle misure che si scelgono si finisce per privilegiare una parte o un’altra. Noi non abbiamo le grandi imprese, non abbiamo accesso a una serie di misure individuate dal governo che sono molto larghe. Per quanto riguarda nello specifico il Decreto Rilancio, bisogna leggerlo bene: il diavolo si nasconde nei particolari e leggere 250 articoli non è esattamente semplice». Inoltre – ha specificato la Santelli – «stiamo difendendo molto le risorse per il Sud. Comprendiamo che ci sia un vincolo di solidarietà nazionale, però come ho detto al ministro Provenzano non accettiamo più cambiali in bianco, di cambiali in bianco verso il Sud e la Calabria, il Sud e la Calabria ne abbiamo pieni i cassetti». La governatrice ha poi rilevato: «Stiamo lavorando alla riprogrammazione del fondi comunitari, e speriamo di liberarne 500 milioni propri per l’emergenza Covid. È questo l’obiettivo a cui si sta lavorando».
IL “NODO” SANITÀ La Santelli si è poi soffermata sulle tematiche più prettamente sanitarie. «In campagna elettorale – ha sostenuto parlando con i giornalisti – ho detto che non avrei mai posto il problema commissariamento. Fin quando c’è discutiamo con i commissari. Se poi le cose cambieranno vedremo. Per il momento credo comunque – ha proseguito il presidente della Regione – che ai calabresi interessi più avere un buon servizio che sapere chi e come decide le poltrone. Ho un buon rapporto di dialogo e di discussione con il commissario Cotticelli e con il sub commissario Crocco, lo ribadisco, abbiamo sempre lavorato insieme e non ho nulla da eccepire». Su un punto comunque la Santelli è piuttosto risoluta: «Va revisionato tutto il piano sanitario calabrese, e va pianificato con i territori, tenendo conto delle esigenze e delle professionalità. Se l’obiettivo di tutti è tutelare la salute e il servizio ai cittadini, su questo ci si può trovare più facilmente, se gli interessi sono diversi allora no». (a. cant.)

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