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Corigliano Rossano, la "guerra" di Stasi alla carenza idrica

Inaugurato un terzo pozzo ma in previsione c’è l’ingegnerizzazione delle reti idriche e degli impianti della città rispetto ad un problema atavico mai risolto

Pubblicato il: 21/05/2020 – 20:50
Corigliano Rossano, la "guerra" di Stasi alla carenza idrica

CORIGLIANO ROSSANO La crisi idrica che attanaglia de decenni il territorio di Corigliano Rossano è uno di quei mali atavici che non sembrano trovare soluzione alcuna.
Dal suo insediamento, però, il sindaco Flavio Stasi, pur tra mille problemi, sta provando a piazzare delle “toppe”, nonostante, non sia mai stato molto favorevole ai pozzi nel suo passato di ambientalista. Ma in attesa di tempi migliori e “disponibilità” per poter mettere mano alle vetuste condotte – perché la stragrande maggior parte dei guai provengono dalle tubazioni – questa mattina è stato inaugurato il terzo pozzo della sua gestione politica.
Situato in contrada Galderate è attivo da questa mattina.
Inoltre il collegamento alla rete idrica, a servizio delle contrade Muzio Nigro e Oliveto Longo e delle località marine, slacciandosi dalla condotta Sorical, consentirà un maggiore afflusso d’acqua in tutto lo scalo di Rossano.
«La logica che stiamo adottando – spiega il primo cittadino – non solo risponde all’esigenza di aumentare la disponibilità di acqua a disposizione, ma ha l’obiettivo di rendere autonome sempre un maggior numero di zone dal punto di vista idrico, diminuendo le tratte attraversate dall’acqua e quindi razionalizzando la rete comunale. È la stessa logica con la quale – continua – sono stati previsti altri cinque pozzi (Thurio, Boscarello, Giannone, Pirro Malena e Pennino) con i quali intendiamo rispondere alla grave emergenza che abbiamo ereditato, insieme all’ingegnerizzazione di reti ed impianti per la quale abbiamo chiesto di affidare i fondi direttamente al Comune».
L’intero progetto, conclude Stasi «prevede oltre alla trivellazione di nuovi pozzi per l’approvvigionamento idrico, la ricognizione, la riqualificazione e l’ottimizzazione di reti e sorgenti, per assicurare l’adduzione di una ulteriore quantità di acqua».

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