REGGIO CALABRIA «Occorre fare avere con immediatezza i soldi dei provvedimenti dello Stato, dell’Europa e della Regione a chi ne ha diritto. Senza incorrere – come fa il decreto Rilancio – in paradossi come la richiesta di anticipare l’80 per cento del bonus-turismo alla filiera del settore». È quanto afferma il consigliere regionale del Gruppo Misto Francesco Pitaro. «Il problema dei ritardi nell’erogazione delle somme e delle complessità burocratiche – sottolinea – sta diventando una questione di vita o di morte per le famiglie sotto la soglia di povertà, gli operatori economici terrorizzati dalla prospettiva di non riaprire e per coloro che hanno perso il lavoro e si trovano in gravi difficoltà. Si inseriscono, qua e là, norme che ampliano le decine di task-force e di comitati tecnico-scientifici, ma perché non indicare un’Autorità terza che vigili, perlomeno in questa drammatica fase, sugli ostruzionismi della burocrazia per denunciarli e rimuoverli?».
«Si possono fare i decreti e le ordinanze più omnicomprensivi – aggiunge – ma se passano ere geologiche tra il dire e il dare, si cacciano nei guai i destinatari dei provvedimenti e si soffia vento nelle vele della criminalità organizzata che agisce colmando i vuoti. I dati sull’usura, aggravatasi considerevolmente nel lockdown, forniti dal ministero dell’Interno e della Consulta nazionale antiusura sono allarmanti e dovrebbero spingere ogni decisore pubblico, soprattutto in regioni come la Calabria dove il lavoro è meno garantito e la presenza criminale più invasiva, a risolvere ogni intralcio per velocizzare l’erogazione dei sostegni economici».
«E sulla sconfitta dei passaggi oscuri della burocrazia e del delirio legislativo di norme su norme – afferma ancora Pitaro – che sarebbe interessante la sfida all’Ok Corral fra il Governo e le Regioni, non certo sui pasticci dei poteri e delle competenze». «Si asserisce che dopo il Covid-19 tutto cambierà – conclude Pitaro – ebbene si cominci col dare uno scossone alle lentezze ed inefficienze della Pubblica amministrazione, affinché non sia più ostile ai cittadini, ma onori i propri adempimenti con “disciplina ed onore” come prescrive l’art. 54 della Costituzione».
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